Lanciano. Dimessa dall’ospedale senza poter effettuare gli accertamenti della patologia che l’aveva portata al Pronto Soccorso.
Accade a Lanciano: protagonista una donna di 79 anni, ricoverata nel reparto di medicina dell’ospedale Renzetti a causa di un edema polmonare. Dopo alcuni giorni di ricovero sembra che la signora abbia accusato altri problemi di diversa natura. Difficile però scoprire di quale genere, in quanto, stando alla segnalazione di un lettore, sembra che la donna sia stata comunque dimessa dopo 16 giorni senza una diagnosi precisa e, soprattutto, senza aver fatto gli esami diagnostici richiesti dallo stesso reparto. I medici avrebbero infatti invitato la paziente a recarsi presso l’ospedale di Vasto per poter eseguire gli esami in questione.
Sconcertati dalla vicenda, i fmailiari della donna lanciano un grido d’allarme misto a protesta.
“Quello di Lanciano, prima dell’accorpamento con Chieti, era un presidio efficiente e garantiva assistenza e soprattutto diagnosi puntuali e veloci” fanno sapere in proposito. “Ora appare nel totale caos ed abbandono. Gli stessi medici si vedono forse costretti, per tutelare i pazienti, a consigliare loro di recarsi a “proprie spese” in altre strutture sanitarie per eseguire esami che in passato venivano considerati prioritari prima dell’eventuale dimissione. Forse il diritto alla salute sancito dall’art 32 della Costituzione per la Sanità abruzzese è un dettaglio e quindi non tutelato.
Questo episodio evidenzia che l’accorpamento delle due Asl, invece di migliorare il servizio sanitario, ha in realtà portato notevoli disservizi ai pazienti che vengono ricoverati all’ospedale di Lanciano, proprio perché è stato abbandonato e in più creato un aggravio economico per gli utenti che si vedono costretti a recarsi a proprie spese in altre strutture pubbliche”.