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Sevel Atessa: a rischio il 50% della produzione

Lanciano. “La Fiat in Francia si è defilata totalmente nello stabilimento Sevel Nord di Valenciennes: il rischio è che, per effetto di questa strategia, nel giro di qualche anno lo stabilimento di Atessa perda il 50% della produzione”. E’ quanto dichiara il responsabile nazionale del settore Auto della Fiom, Enzo Masini, giunto a Lanciano per partecipare alle assemblee dei lavoratori dello stabilimento di Atessa.

“Sono appena tornato dalla Francia – ha spiegato Masini – dove ho incontrato i sindacalisti della Confederation Generale du Travail (Cgt) per capire il futuro della Sevel, che ha due stabilimenti gemelli, uno a Valenciennes e un altro qui ad Atessa. La Fiat se si defila totalmente in Francia, come sembra metterà nelle condizioni Psa (Peugeot-Citroen) o di puntare su nuovi prodotti o di portare a Valenciennes la produzione dei Boxer della Peugeot e dei Jumper della Citroen, omologhi del Ducato a marchio Fiat. Una decisione che troverebbe la sponda del governo francese, notoriamente attento e sensibile alla tutela dei lavoratori. Il rischio è quindi quello di dimezzare la produzione in Val di Sangro, dove si producono furgoni che per il 50% diventano Ducato e per il restante 50% Jumper e Boxer”. Entro luglio la Fiom organizzerà un incontro a Lanciano con il sindacato francese “per porre la questione del futuro dei due stabilimenti alle due società che compongono la joint venture Sevel e per evitare una guerra tra poveri che non portera’ a nulla di buono. Il nostro obiettivo – ha aggiunto Masini insieme al segretario regionale Fiom, Nicola Di Matteo – è trovare una soluzione sindacale insieme alla Cgt per portare avanti un piano che tuteli entrambi gli stabilimenti”.