Le fiamme si sono propagate in un solo ambiente, dove ha preso fuoco del materiale cartaceo che vi era custodito, producendo una nuvola di fumo nero che presto si è diffuso anche all’esterno.
L’allarme è stato dato da alcuni operatori i quali, sentito l’odore acre, hanno allertato la Direzione sanitaria e il personale di Tecnosanità, la ditta incaricata della manutenzione interna degli impianti, prontamente intervenuta sul posto.
Nell’impossibilità di utilizzare gli idranti e gli estintori in dotazione dell’ospedale per la difficoltà a raggiungere il luogo dell’incendio, per via della cortina di fumo che si era creata, è stato chiesto aiuto ai Vigili del fuoco per spegnere le fiamme e mettere in sicurezza il locale.
Non ci sono stati disagi né per il personale in servizio né per i pazienti, i quali non sono stati interessati dall’episodio che si è verificato in un locale di servizio, non frequentato quindi dagli esterni.
Sulle cause dell’incendio sono in corso verifiche dei Vigili del fuoco, i quali hanno già escluso un problema all’impianto elettrico e localizzato l’innesco all’interno del locale, probabilmente generato da un mozzicone di sigaretta non correttamente spento.
Il deposito, infatti, si trova in un’area di passaggio e una simile ricostruzione appare, a un primo esame, probabile, poiché capita in qualche occasione che non venga rispettato il divieto di fumare posto sia all’interno sia all’esterno.
Altra ipotesi al vaglio dei tecnici è che ad aver dato origine alle fiamme sia stato l’uso di un caricatore per cellulare, non a norma, messo in carica nella stanza e andato a fuoco.
Il piano di sicurezza interno all’ospedale ha funzionato e la situazione è tornata alla normalità nel giro di qualche ora.