La prima è quella italiana, simbolo di una nazione unita nonostante difficoltà e sofferenze, come i recenti festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia hanno ricordato. Al suo fianco sventola quella nipponica, un piccolo gesto per ricordare la vicinanza di Ripa Teatina a un Paese storicamente vicino per rapporti di amicizia all’Italia.
“Siamo profondamente colpiti” commenta il sindaco Mauro Petrucci “dalla catastrofe che ha colpito il Giappone e che in poco tempo ha portato vittime e distruzione in un Paese che, due anni fa, fu il primo a offrire aiuto a noi abruzzesi in occasione del terremoto de L’Aquila. Per questo motivo abbiamo vissuto con partecipazione quanto accaduto nel territorio nipponico dopo il sisma”.
Da qui l’idea di issare le bandiere nazionali in piazza Martiri di Ungheria, dove rimarranno per alcune settimane in attesa di avere notizie migliori sulla situazione nipponica.