La caduta della roccaforte di Sirte aumenta esponenzialmente il rischio che i combattenti dell’Isis, ormai in rotta, si nascondano tra i profughi che tentano di raggiungere l’Europa sui barconi.
Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi, lancia l’allarme sul rischio che militanti dell’Isis possano nascondersi tra i migranti in fuga verso l’Europa. Come riportato dall’edizione online del quotidiano Repubblica, Stucchi ha dichiarato: “Lo scenario è completamente cambiato e cresce oggettivamente il rischio che dei militanti possano fuggire in Europa via mare. A lungo è stato altamente improbabile, se non impossibile che Daesh facesse viaggiare suoi affiliati sui barconi, esponendo ai rischi oggettivamente alti della traversata uomini su cui aveva investito tempo e denaro” ma la caduta di Sirte e il generale arretramento dell’Isis dalle sue posizioni ha completamente cambiato le cose; continua ancora il presidente del Copasir; “nella fuga dalla Libia quelli che non sono diretti verso sud potrebbero anche decidere di tentare la carta del viaggio in mare verso l’Europa. Sono cani sciolti, gente allo sbando che scappa, poi si tratta di capire quali intenzioni ha chi dovesse davvero arrivare in questo modo: semplicemente far perdere le proprie tracce oppure voler continuare a combattere”.
Voci non confermate sostengono che i servizi segreti libici avrebbero già lanciato l’allarme sulla possibile presenza di jihadisti nell’area del milanese ma il presidente del Copasir, seppur con molta cautela, prova a rassicurare dichiarando “ La situazione è attentamente monitorata dalle nostre forze dell’ordine e dalla intelligence, ci sono state delle inchieste e altre sono in corso ma in diversi casi potrebbe anche trattarsi di elementi solo di passaggio, che sono stati in certe zone e che adesso si trovano da tutt’altra parte”.