Chieti. Si profilano novità per l’attuazione del decreto dell’Arcivescovo Bruno Forte per l’istituzione di una Rettoria nella antica chiesa parrocchiale della Madonna della Catena a Madonna delle Piane che ha suscitato fermenti e malumori tra i parrocchiani intenzionati a tutelare il Santuario Mariano e gli annessi locali dell’oratorio giovanile e del Centro Sociale Zà Maria.
Tutto è affidato ad un incontro (ma potrebbero essercene più di uno!) fissato nella sede della Curia Arcivescovile di Piazza Valignani per giovedì 16 giugno, con la partecipazione di don Cassio Menna, Vicario generale e di don Massimo D’Angelo, cancelliere arcivescovile e di una delegazione di fedeli guidati dal parroco don Rocco Marsibilio.
La base del contendere è il Decreto n. 35.2016 che è opportuno riproporre: “Bruno Forte Arcivescovo Metropolita di Chieti – Vasto, Decreto n. 35.2016. Al reverendo sacerdote Don Josè Yanzon, della Società San Giovanni salute nel Signore. Esaminate le esigenze pastorali a favore degli Studenti Universitari dell’Università “Gabriele D’Annunzio” in Chieti, ai sensi dei canoni 556 – 563 del Codice di Diritto Canonico, costato (sic) che le funzioni parrocchiali sono celebrate nella nuova Chiesa Parrocchiale, con il presente Decreto, sottoscritto da me e dal Cancelliere Arcivescovile istituisco l’antica Chiesa denominata “Maria Vergine delle Piane” con l’attiguo salone, Chiesa – Rettoria – Cappella Universitaria, e nomino Don Josè Yazon Rettore della Chiesa di “Maria Vergine delle Piane” (sic), Tanto ti comunico per tua norma e conoscenza e di cuore ti benedico in Cristo, Luce della nostra vita. Chieti, 5 maggio 2016. Firmato: Mons. Massimo D’Angelo Cancelliere Arcivescovile, Bruno Forte.”
Le vive rimostranze contro il decreto ritenuto un ingiustificato “motu proprio” perché non comunicato anticipatamente a Parroco ed organismi parrocchiali (Azione Cattolica, Consiglio parrocchiale, Commissione affari economici, ecc.) espresse dal’Assemblea dei Parrocchiani, presieduta dall’avvocato Katia Ferrarini, sono state sintetizzate in un dettagliato verbale inviato per conoscenza anche a Papa Francesco nella sua residenza di Casa Marta in Vaticano. I parrocchiani non intendono accettare che il Santuario Mariano di secolare devozione sia trasformata in una “cappella universitaria”, già praticamente esistente da tempo nella nuova chiesa, con l’uso quotidiano del salone, di un locale della sacrestia e della biblioteca parrocchiale; né che la rettoria sia affidata al vice parroco argentino don Josè Yazon, della Società San Giovanni, che ha già una cappella, o centro pastorale, nella chiesa di san Domenico al Corso, il quale ha espresso pubblicamente di “volere la piena autonomia rinunciando all’incarico di vice parroco”, peraltro, come segnalato dai parrocchiani, ricoperto in senso unico, preoccupandosi della pastorale universitaria, in modo esclusivo e dimenticando i doveri legati alla condizione di vice parroco, soggetto al parroco don Rocco Marsibilio, ignorato o posto in secondo piano..
I progetti della Società San Giovanni, della quale nessuno conosce a fondo, spiritualità, obiettivi e finalità prevedono l’acquisto di una villa abbandonata in Via dei Vestini, all’altezza del piazzale antistante l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, con l’intenzione, a quanto pare, di aprirvi anche una cappella universitaria.
Una prospettiva che suscita ulteriori perplessità e che conferma la validità delle rimostranze dei parrocchiani di Madonna delle Piane, contro un decreto, che nessuno vuole perché sia strumento di “potere” (quale che sia) della argentina Società San Giovanni, la quale è una Società Cattolica di Vita Apostolica che sviluppa programmi di Nuova Evangelizzazione intesi a coinvolgere, chiamare, formare e inviare gente per la Nuova Evangelizzazione, per raggiungere, dai loro centri pastorali, coloro che sono lontani dalla Chiesa e aiutarli a vivere una nuova vita in Cristo. Si spera con carità cristiana. (m.d.)