Canone Rai, costi call center: denuncia all’Antitrust

In merito alla posizione di contrarietà già precedentemente espressa da parte dell’Asso-consum, associazione per la difesa dei consumatori degli utenti e dei cittadini, componente CNCU, sul servizio di Call Center messo a disposizione dalla Rai sul canone, si comunica che l’associazione ha presentato una denuncia all’Antitrust.

 

 

Il servizio risulta una pratica commerciale scorretta in quanto, in mancanza delle integrazioni al ddl da parte dell’Agenzia delle Entrare, le informazioni e le delucidazioni non presenti sui canali d’informazione accessibili liberamente da tutti, non possono essere soddisfatte. Pertanto la natura del servizio ha la chiara forma di una truffa ai danni del cittadino.

 

 

 

Motivazione avvalorante è il fatto che la durata media di una chiamata non scende sotto i 5 minuti sicchè appare chiaro il fine lucrativo soprattutto per le chiamate da rete mobile dove la cifra ammonta a 50 centesimi al minuto più lo scatto alla risposta di circa 15 centesimi. Mentre per la rete fissa oscilla dai 15 ai 5 centesimi a seconda della fascia oraria.

Inoltre, come di solito accade, le attese per parlare con l’operatore sono consistenti e le possibilità della caduta della linea reali cosicché si rischia di chiamare più volte pagando una cifra decisamente esagerata per non riuscire, per altro, ad ottenere le informazioni necessarie.

“Come mai” dichiara il presidente Aldo Perrotta “la Rai vuole dare spiegazioni su qualcosa che non è stato ancora definito del tutto non essendo ancora stati pubblicati i decreti attuativi? Oppure il governo fa quello che dice la Rai?”

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