Atessa, mobilità Acs. Incontro tra sindacati e proprietà

Enrico_Di_GiuseppantonioChieti. Si è tenuto questa mattina, presso la Sala di Giunta della Provincia di Chieti, l’incontro per discutere sulla procedura di mobilità della Acs di Atessa, avviata il 22 parile scorso dai vertici della società.

Presenti al tavolo della concertazione il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, l’assessore al Lavoro, Daniele D’Amario, il direttore dello stabilimento, Alexander Wawra, il rappresentante di Confindustria, Giuseppe Fontana, la Rsu aziendale e i delegati dalla Fiom-Cgil (Marco Di Rocco) e della Uilm-Uil (Nicola Manzi e Achille Di Sciullo).

A ribadire le ragioni, legate alla crisi economica, che hanno portato ad aprire la procedura di mobilità l’ingegner Wawra della Acs. I sindacati hanno, invece, contestato all’azienda l’intenzione di cancellare del tutto le professionalità in Val di Sangro, vista la volontà di trasferire tutti i macchinari presenti ad Atessa a Cassino, che non disporrebbe, secondo quanto dichiarato, di attrezzature necessarie per la produzione aziendale. In questo modo, la produzione dovrebbe essere consegnata comunque ai committenti in Val di Sangro, aumentando così il costo del prodotto.

Nel mediare le esigenze delle due parti, Di Giuseppantonio ha proposto di verificare la possibilità di giungere ad un percorso condiviso che preveda una procedura di mobilità con adesione volontaria per maturare i diritti pensionistici e ricorrere alla Cassa integrazione guadagni per gli altri dipendenti, in attesa che il “Piano Marchionne” segni l’inizio di una maggiore produzione in Val di Sangro.

Per questo, le parti hanno deciso di sospendere l’efficacia della procedura di mobilità, che sarebbe scaduta domani, per verificare la possibilità di aderire a questo percorso e risedersi al tavolo in Provincia lunedì 19 luglio.

 

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