“Dopo aver prodotto per anni le spugne destinate ai sedili dei furgoni, senza perdere commesse di lavoro, con 20 settimane residue di cassa integrazione guadagni ordinaria – accusa il segretario provinciale della Uilm, Nicola Manzi – l’azienda fa una scelta incomprensibile. Spostare la produzione a Cassino per poi riportarla ad Atessa ha un costo nettamente superiore”. Per Manzi, che ha promosso oggi un incontro con i lavoratori, la direzione Acs aveva da tempo pianificato la decisione: “Giovedi’ scorso, nonostante un vertice già programmato con i sindacati per la gestione della cassa integrazione, aveva già imballato e trasferito a Cassino uno stampo per la produzione del sedile 4 posti del Ducato. Agiremo – conclude Manzi – affinché l’Acs riveda il progetto industriale che aggrava la situazione economica di 28 famiglie”.