La tecnica utilizzata dall’uomo era molto semplice. Il 34enne inviava, infatti, a molti indirizzi mail una richiesta di dati e codici personali, facendo credere che la richiesta fosse partita dalla banca di fiducia. Una volta ottenuti i dati, l’uomo effettuava prelievi dai conti correnti bancari.
La segnalazione sarebbe giunta da un cittadino vastese, che ha visto sparire 2mila euro dal proprio conto in banca. Il malcapitato, infatti, si è collegato on line sul proprio conto ed ha notato un’operazione di addebito attuata con un bonifico Internet mai predisposto da lui. Si è così recato nella banca da cui aveva capito che qualcuno si era appropriato del suo denaro e, dopo aver attuato la procedura del blocco dei codici, ha deciso di sporgere denuncia.
Sono, pertanto, iniziate le indagini, che hanno portato a scoprire anche che T.A. aveva aperto un altro conto corrente intestato a suo nome. Su questo aveva versato la somma di denaro prelevata, che probabilmente avrebbe provveduto a riscuotere nuovamente alcuni giorni dopo.
La polizia postale di Chieti è riuscita a ripercorrere le tracce telematiche che il truffatore aveva lasciato: è stato, così, identificato anche attraverso il documento valido che egli stesso aveva presentato per aprire il nuovo conto corrente.