Il Tribunale del Riesame di Avellino ha bocciato le tre istanze di dissequestro dei cavalcavia autostradali, fra cui quello del Cerrano sull’A14 in Abruzzo, presentate da Autostrade.
Lo riferisce il sindaco di Silvi Andrea Scordella che sta monitorando la situazione sulla SS 16 dopo l’emergenza di ieri, quando 4000 mezzi pesanti hanno attraversato il territorio comunale in 24 ore. Venerdì 10 in Municipio a Silvi si terrà un tavolo sulla situazione della SS 16, richiesto dal primo cittadino e al quale prenderanno parte Regione Abruzzo, Comuni, Autostrade, Arta e Asl.
Marsilio. Gli avvenimenti di questi due ultimi giorni hanno delineato la situazione allarmante che si è venuta a creare lungo la Statale 16, tra i Comuni di Pineto e di Pescara, a causa del blocco del transito dei mezzi pesanti sull’autostrada A14. “La riunione del Cov (Comitato operativo viabilità), che si è svolta a Pescara – ha riferito il presidente Marco Marsilio – ha messo a nudo le difficoltà e gli enormi disagi a cui l’intera collettività è sottoposta.
Da responsabile regionale di Protezione civile mi preme evidenziare che solo la fortuna ha evitato possibili tragedie. Lo testimonia la vicenda di due ambulanze che nella giornata di ieri sono rimaste imbottigliate nel traffico durante operazioni di soccorso ed emergenza. Vanno trovate soluzioni con urgenza perché anche la Protezione civile rischia di non essere in grado di garantire l’operatività in situazioni di emergenza.
Bisogna infatti continuare a sperare nella clemenza delle previsioni meteorologiche, anche pochi centimetri di neve metterebbero in ginocchio l’intera area interessata dall’appesantimento del traffico, ad oggi già gravata da rischi per la salute pubblica a causa dell’inquinamento dell’aria e di quello acustico che si registra in queste ore. Ci permettiamo di sollecitare con convinzione soluzioni alternative, nelle more di una definitiva messa a norma della struttura autostradale.
Rimodulare il transito sulla sede autostradale, riaprendola ai mezzi pesanti, con un prefissato limite di velocità e obbligo di distanze di sicurezza, a mio modesto avviso, sarebbe meno gravoso e rischioso rispetto all’attuale traffico bloccato a causa degli ingorghi che derivano dalle criticità sulla viabilità ordinaria. La diversa disciplina del traffico sottoporrebbe a minore stress gli stessi cavalcavia sotto indagine, oggi costretti a subire il peso di vetture ferme, e garantirebbe maggiore sicurezza”.