Giulianova, disagi sul bus navetta gratuito: Mastromauro risponde alla lettrice

mastromauroGiulianova. Non si fa attendere la risposta del sindaco Francesco Mastromauro, alla signora Edoarda Broccolini, la quale attraverso una missiva, aveva mosso alcune critiche al servizio bus navetta gratuito istituito dal Comune di Giulianova.  La cittadina giuliese è stata anche invitata nell’ufficio del sindaco “approfondendo gli aspetti legati al bus navetta con l’obiettivo di migliorare ancora di più il servizio”.

“Gentilissima Signora Broccolini,

voglio preliminarmente ringraziarLa sia per la lettera inviatami, e vedo trasmessa anche agli organi di stampa appalesando così dimestichezza di rapporti con i mezzi di comunicazione, e sia per gli apprezzamenti nei confronti del nostro bus navetta gratuito, ch’Ella definisce “un’ottima idea”, senz’altro realizzata per i cittadini e con i cittadini.
L’iniziativa ha ovviamente come scopo principale, e direi “naturale”, quello di agevolare il trasporto dei cittadini, tutti, integrandosi con il tradizionale servizio di trasporto urbano esistente, così da sopperire alle esigenze – relative alle aree periferiche – non soddisfatte da quello. E’ il caso, solo per limitarci ad alcuni esempi, delle vie Colledoro, Paduni, Muracche, Amendola, Traversa Parere, non servite dal trasporto urbano ma per contro, e opportunamente, raggiunte dai bus navetta proprio con lo scopo di offrire un servizio ulteriore relativamente alla mobilità collettiva eliminando, o attenuando in maniera significativa, i disagi.
Poiché l’accesso alla navetta è libero, senza quindi preclusione per alcuno, può senz’altro verificarsi, e di fatto – com’Ella sostiene – si è verificato, che, specie in alcune ore, gli utenti siano studenti. Ciò per vero non sorprende considerato che sono giunte numerose richieste da famiglie dimoranti nelle aree periferiche, non servite come già rammentato dal trasporto urbano, tese a rimodulare gli orari del bus navetta così da consentire ai loro figli, studenti delle scuole medie superiori, per i quali – è d’uopo precisarlo – non è previsto il servizio scuolabus, di raggiungere le sedi di destinazione, nell’ordine Liceo scientifico “Curie” e Istituto d’Istruzione superiore “Cerulli-Crocetti”.
Mi trovo senz’altro d’accordo con Lei sulla necessità di approntare, in modo più efficace, le indicazioni di fermate. La questione è stata affrontata: si tratta ora di reperire le risorse necessarie giacché i percorsi, coinvolgendo tutte le aree periferiche, sono conseguenzialmente molto estesi e, pertanto, numerosi dovranno essere i cartelli da posizionare, con relativi, ingenti costi. In ogni caso, tanto sul piazzale della Stazione quanto sul Belvedere, sono presenti due totem con indicazione degli orari; e le medesime indicazioni sono rinvenibili nella sede comunale di Corso Garibaldi e nella struttura decentrata di via Bindi. V’è poi da aggiungere che gli autisti delle navette hanno ricevuto l’indicazione di consegnare agli utenti l’orario in forma cartacea, ottenibile anche nella sede municipale di Corso Garibaldi, terzo piano, senza dimenticare che pure è stata effettuata la distribuzione ad esercizi pubblici ed edicole.
Non concordo invece su un altro aspetto da Lei segnalato, quello, cioè, relativo allo scarso utilizzo, da Lei sostenuto.
La mia posizione si basa su dati oggettivi, che l’Amministrazione ha raccolto grazie alla collaborazione fornita dagli autisti nelle navette. Ne discende che nel corso del 2012, primo anno “sperimentale” – diciamo così – dei bus navetta, gli utenti sono stati 33.771, per una media giornaliera di 100 utenti, salita vistosamente nel periodo luglio-agosto fino a raggiungere i 230 utenti al giorno. Considerando che ogni mezzo dispone di otto posti, si comprenderà agevolmente il successo dell’iniziativa e l’apprezzamento riscosso, sia da parte dei residenti, con prevalenza di quelli dimoranti nelle zone periferiche, e sia dei turisti. Sul difetto di civismo mostrato da alcuni, che spesso assume le forme irritanti della maleducazione, purtroppo gentile Signora debbo di dire che oramai è un problema, risolvibile solo recuperando il senso del rispetto per l’altro.

Gentile Signora, concludo questa mia con l’invito, che spero voglia accettare, a farmi visita in Comune così da fare la Sua conoscenza, magari approfondendo gli aspetti legati al bus navetta con l’obiettivo di migliorare ancora di più il servizio.

Con viva cordialità”.

Francesco Mastromauro

 

 


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