Riceviamo e pubblichiamo integralmente una lettera in merito alla sicurezza delle scuole di Castellalto.
“Si apprende dai social network che a seguito del sisma del Centro Italia purtroppo accaduto pochi giorni fa, sono stati effettuati dei sopralluoghi nelle scuole della nostra cittadina di Castellalto allo scopo di verificare lo stato degli edifici; in base a quanto dichiarato sembra che a seguito delle ricognizioni effettuate sia stato constatato il buono stato degli edifici anche se “tali verifiche non sono e non devono essere considerate quali esami di vulnerabilità sismica degli edifici che sono ben altra cosa”.
Ma cosa indica la vulnerabilità sismica?
Vulnerabilità, come recita il dizionario, è la “natura di chi o di ciò che è vulnerabile”, e vulnerabile è ciò che “può essere ferito”. Quindi la vulnerabilità sismica è la natura di ciò che può essere ferito dai terremoti; in altre parole indica come reagiscono gli edifici alle scosse. In particolare la verifica di vulnerabilità ai fini sismici, ad esempio di un edificio scolastico, tiene conto del comportamento della struttura principale che costituisce l’opera (dalle fondazioni, fino alla copertura) e di tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza (la stabilità) di elementi non strutturali (controsoffitti, impianti, corpi illuminanti, scaffalature, comignoli, ecc.) e inerenti specifici rischi non desumibili dalla modellazione di calcolo. In ogni caso, la legge prescrive che la verifica sismica deve accertare il livello di adeguatezza dell’opera rispetto agli standard definiti dalle norme tecniche vigenti (DM 14/01/2008), e non soltanto individuarne (attraverso la compilazione di schede parametriche informative) la tipologia costruttiva e le possibili vulnerabilità in modo qualitativo. A questo punto, anche alla luce di ciò che la legge impone di rispettare, sorge spontaneo chiedersi: a cosa serve effettuare una verifica che non dice nulla sulla vulnerabilità sismica e quindi nulla su come gli edifici reagiscono alle scosse? Semplici controlli visivi che non sono esami di vulnerabilità sismica, come quelli che sono stati effettuati, anche se eseguiti da personale qualificato, non hanno validità oggettiva per la protezione dei frequentanti degli edifici dai sismi, e vista la possibilità di terremoti dalle nostre parti dimostrata dagli eventi che stanno accadendo dagli ultimi anni\mesi a questa parte, abbiamo bisogno di garanzie . E che arrivino il prima possibile queste garanzie, vista la frequenza con cui gli eventi sismici stanno accadendo. Anche perché dall’ultimo incontro tra amministrazione genitori dopo il primo sisma importante del 24 agosto ,tali garanzie non sono state messe alla luce e visibilità presso i plessi e magari pubblicarli come già fatto da altri comuni ,parliamo del documento di valutazione rischi e il certificato di stabilita statica.
Al fine di ciò ci auguriamo di non essere mai nella condizione di trovarci di fronte a spiacevoli disgrazie già avvenute in altre strutture che sembravano ed erano dichiarate sicure.
COMITATO PER UNA SCUOLA SICURA