Il 27 gennaio è una ricorrenza Internazionale in commemorazione dell’olocausto. Voluto e votato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005.
Molte scuole hanno osservato detta ricorrenza con un minuto di silenzio, una con un “progetto di drammatizzazione”, altre con attività diverse. In televisione sono stati ritrasmessi film inerenti al tema.
In Italia, a mezzo della legge 30 marzo 2004, n.92, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 86 del 13 aprile 2004, è stato istituito il “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Detta legge, in particolare all’articolo 1, comma 2, dispone che nel giorno 10 febbraio di ogni anno sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende.
Tali iniziative sono, inoltre, volte a valorizzare il patrimonio culturale, storico, letterario e artistico degli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, in particolare ponendo in rilievo il contributo degli stessi, negli anni trascorsi e negli anni presenti, allo sviluppo sociale e culturale del territorio della costa nord-orientale adriatica ed altresì a preservare le tradizioni delle comunità istriano-dalmate residenti nel territorio nazionale e all’estero. Il “Giorno del ricordo” viene riconosciuto, al comma 3, come solennità civile.
Noi siamo convinti assertori che le vittime di orrori umani siano tutti uguali. Riconoscere più valenza ad una per determinate cause, non solo “svilisce” la dignità di un altra vittima, o scomparso che sia per altra causa, ma impoverisce ed offende piuttosto chi si intende valorizzare di più.
Per questo chiediamo a tutte le Direzioni Scolastiche delle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado presenti nel comprensorio della Val Vibrata cosa hanno progettato, o cosa hanno intenzione di far fare ai propri alunni il prossimo 10 di febbraio. (Stefano Flajani, presidente de Le nostre origini).