Minori e nuove tecnologie: Consigli ai «grandi» per un utilizzo sicuro da parte dei «piccoli»

Strumenti come smartphone, tablet, computer, assistenti digitali, console per videogiochi e smart TV offrono opportunità di divertimento, ma anche di apprendimento e di educazione.

Questi dispositivi possono però nascondere alcune insidie e qualche pericolo se utilizzati da minori senza la supervisione di un adulto.

E’ bene allora essere informati e provare a riflettere su quali accortezze è possibile mettere in campo per garantire un uso consapevole e soprattutto sicuro da parte dei più piccoli.

Un minore che utilizza strumenti connessi alla Rete potrebbe, anche involontariamente:

  • rivelare a sconosciuti informazioni su dove abita o dove va a scuola, sui percorsi che compie di solito, sulle sue abitudini;
  • diffondere i dati contenuti nel dispositivo utilizzato (ad esempio: foto, rubrica dei contatti);
  • fare involontariamente acquisti online o scaricare contenuti, come app e programmi, a pagamento;
  • consentire a cybercriminali di accedere a dati poi utilizzabili per scopi
    illeciti (ad esempio: i riferimenti della carta di credito dei genitori);
  • essere esposto alla visione di materiali pornografici o violenti, o essere vittima di fenomeni come il sexting (cioè, l’invio e la ricezione di messaggi sessualmente espliciti);
  • entrare in contatto con eventuali malintenzionati;
  • partecipare ad azioni di cyberbullismo, oppure esserne vittima.

Minori «accompagnati»

È buona abitudine non lasciare che i più piccoli utilizzino le nuove tecnologie da soli e spiegare loro quali rischi possono correre e cosa è meglio evitare di fare, controllando che non siano entrati in contatto con sconosciuti che potrebbero anche avere cattive intenzioni.

Consigli per una navigazione sicura

Meglio regolare su livelli di adeguata sicurezza le impostazioni privacy dei dispositivi e di eventuali servizi utilizzati dai minori (sistemi di messaggistica, download di app, acquisti online) e leggere con attenzione l’informativa sul trattamento dei dati personali, che deve essere sempre presente (nella
confezione del prodotto, sul sito, nella app), completa di tutte le informazioni
previste dalla normativa e scritta in un linguaggio chiaro e comprensibile.

Si può anche decidere di bloccare del tutto l’uso di determinati social network o servizi di messaggistica da parte del minore.

Al tale proposito, è bene ricordare che alcune piattaforme non consentono l’iscrizione sotto una certa soglia di età.

In Italia il Codice privacy stabilisce inoltre che solo a partire dai 14 anni un minore può esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali. Prima di questa età è infatti necessario il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale.

Per quanto riguarda la navigazione sul web, è utile sapere che molti browser (i programmi utilizzati per navigare sul web) consentono di impostare blocchi e filtri, che possono essere utilizzati ad esempio per impedire che il minore veda determinati siti, scarichi contenuti potenzialmente dannosi o possa ricercare determinate parole associate a temi e argomenti non idonei.

Si può anche decidere di bloccare del tutto l’uso di determinati social network o servizi di messaggistica da parte del minore.

Al tale proposito, è bene ricordare che alcune piattaforme non consentono l’iscrizione sotto una certa soglia di età.

In Italia il Codice privacy stabilisce inoltre che solo a partire dai 14 anni un minore può esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali. Prima di questa età è infatti necessario il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale.

Per quanto riguarda la navigazione sul web, è utile sapere che molti browser (i programmi utilizzati per navigare sul web) consentono di impostare blocchi e filtri, che possono essere utilizzati ad esempio per impedire che il minore veda determinati siti, scarichi contenuti potenzialmente dannosi o possa ricercare determinate parole associate a temi e argomenti non idonei.

In alcuni casi, PC, smartphone e tablet consentono di impostare profili con funzionalità limitate.

Si può, ad esempio, creare un profilo ad hoc per il dispositivo usato dal minore, con il quale è possibile accedere solo a determinate funzioni, contenuti, servizi e siti web.

Il parental control

I programmi di controllo parentale permettono di monitorare l’uso di un dispositivo elettronico da parte di un minore. In particolare, consentono di:

  • impostare blocchi e filtri per determinate funzioni (es: download di software) e pagine web (es: pornografia, acquisti online);
  • creare liste di parole che il minore non può ricercare e trovare sui motori di
    ricerca;
  • offrire informazioni sull’uso che il minore fa del dispositivo (es: siti visitati,
    chiamate, messaggi inviati);
  • limitare l’uso del dispositivo solo ad alcune ore del giorno e per un tempo
    definito;
  • attivare servizi di geolocalizzazione per rintracciare il dispositivo (e quindi eventualmente anche il minore che lo sta usando, in caso di emergenza).

Alcuni PC, smartphone, tablet offrono di default sistemi di parental control con
funzionalità di base, mentre in altri casi è possibile attivare il parental control
installando apposite app. In questo ultimo caso, è sempre bene leggere con
attenzione l’informativa sul trattamento dei dati personali per comprendere
quali e quanti dati tratta la app, per quali finalità ed eventualmente a chi possono
essere trasmessi.

Le foto dei bambini online

Occorre sempre ricordare che le immagini dei minori pubblicate on line potrebbero finire anche nelle mani di malintenzionati. Meglio quindi non lasciare che i più piccoli possano pubblicarle online da soli.

Ma è bene che anche gli adulti evitino di “postare” foto di minori. Se proprio non si vuole fare a meno di pubblicare immagini i cui ci sono bambini, utilizzare in quel caso almeno alcune accortezze, come:

  • rendere irriconoscibile il viso del minore (ad esempio, utilizzando
    programmi di grafica per “pixellare” i volti, disponibili anche gratuitamente online);
  • coprire semplicemente i volti con una “faccina” emoticon;
  • limitare le impostazioni di visibilità delle immagini sui social network solo alle persone che si conoscono

Maggiori informazioni sul sito www.garanteprivacy.it

 

Avv. Luca Iadecola

Consulente privacy, Dpo

www.studioiadecola.it

 

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