Zona Economica Speciale: approvato il nuovo piano strategico

Dopo mesi di ritardo attribuibili a responsabilità del Governo, con questo ultimo atto approviamo finalmente e definitivamente il nuovo Piano Strategico della Zona Economica Speciale della Regione Abruzzo”.

 

Questo il commento del Presidente della Regione Marco Marsilio e dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mauro Febbo a margine della giunta. “Dopo le dovute modifiche apportate oggi la Regione è pronta a rinviare al Dipartimento Sviluppo Economico l’implementazione del piano Strategico della ZES attraverso l’individuazione delle particelle catastali corrispondenti alle singole aree ricomprese nelle zone individuate nella istituendo Zona Economica Speciale”. “Uno strumento fondamentale di rilancio dell’economia e del settore produttivo – spiegano Marsilio e Febbo – l’Abruzzo merita di essere messo al pari delle altre regioni del sud, che hanno la ZES già approvate.

 

Con difficoltà siamo riusciti a portare a termine un iter che nel suo percorso amministrativo ha dovuto superare ostacoli di carattere burocratico causati dall’inerzia del Governo 5 Stelle prima e Pd in seguito”. Si potevano risparmiare svariati mesi se il Ministero per il Sud avesse per tempo preso in considerazione le osservazioni del responsabile del Dipartimento per le politiche di coesione, Ferdinando Ferrara e se, successivamente il Ministero del Sud non avesse ‘dimenticato’ in un cassetto la lettera del Mef, riemersa solo dopo un sollecito del presidente Marsilio nel confronti del viceministro Misiani.

 

“Ricordo come solo nel mese di novembre abbiamo appreso dal direttore del dipartimento della Coesione che le osservazioni ministeriali sulla proposta delle ZES della Regione Abruzzo erano pronte già da molti mesi ma che l’ex Ministro Lezzi non ce le aveva inviate. Abbiamo pagato a caro prezzo questi ritardi, oggi si conclude da parte della Regione l’iter complessivo, si attende l’ultimo atto del Governo. Pertanto – concludono Marsilio e Febbo – continueremo a tallonare i ministeri competenti e il Governo perché l’Abruzzo abbia le risposte che si aspetta e soprattutto in tempi certi”.

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