Velomobili sulla Statale Adriatica e il popolo dei social entra in fibrillazione.

Giulianova. Avvistati ieri, in diversi punti della statale adriatica. nelle Marche in Abruzzo, e sulla statale 80 L’Aquila – Giulianova, alcuni esemplari di velomobile, bicicletta reclinata con carenatura, simile ad un piccolo missile.

Veicoli che esistono da tempo ma che non sono usuali da vedere sulle strade, almeno dalle nostre parti, seppure possano circolare regolarmente alla stregua di quelli che il codice della strada definisce “velocipedi”, cioè le normali biciclette.

Nello specifico si tratterebbe di un gruppo di velomobilisti tedeschi che stanno girando l’Italia a bordo di questi tricicli che, grazie alla carenatura e alla posizione di guida, possono viaggiare anche a velocità notevoli.

Niente di strano, quindi, o almeno così dovrebbe essere ma, leggendo i commenti alle immagini e ai video postati sui social, si comprende come l’automobilista italiano medio non è abituato a considerare come utente della strada nulla al di fuori dell’automobile.

C’è chi grida al pericolo; chi addirittua incita ad investire i malcapitati che hanno osato occupare il sacro suolo stradale; chi ancora invoca l’intervento della polizia perchè, non si capisce in base a quale norma, sarebbe necessaria targa, assicurazione, casco, airbag e chi più ne ha più ne metta.

Il tutto perchè un inconsapevole turista ha scelto un mezzo alternativo, a basso impatto ambientale, che occupa poco spazio e, oggettivamente, non disturba nessuno, per visitare il nostro Paese.

Ma, lasciando al loro destino gli odiatori professionisti vediamo come sono fatti questi mezzi.
Un velomobile è un velocipede a propulsione umana, dotato di carenatura aerodinamica, che oltre a facilitare la pedalata protegge anche da vento ed intemperie. Con questo genere di mezzi è possibile, pedalando in piano, raggiungere senza particolari sforzi la velocità di 30Km/h o maggiori.

La meccanica è simile a quella delle biciclette reclinate e dei trike; generalmente hanno tre ruote, ma ne esistono modelli a quattro ruote come anche a due (usate solitamente per le alte velocità in velodromo). Può essere anche a pedalata assistita con motore elettrico che si scollega una volta raggiunti i 25 km/h.

L’abitacolo è costruito in modi differenti a seconda del produttore; ne esistono con accesso dall’alto con o senza sportello (in tal caso la testa rimane scoperta, oppure vi sarebbe un’altra copertura da aggiungere), altri decappottabili, in altri ancora si accede da dietro, oppure lateralmente nei modelli più alti.

Il velomobile, per le sue caratteristiche, può essere una valida alternativa all’automobile, anche per gli spostamenti quotidiani. Quindi, con buona pace di chi li vede come elementi alieni nel traffico automobilistico, sarebbe auspicabile una loro maggiore diffusione sulle nostre strade.

foto dal web

 

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