Strada dei Parchi, senza interventi del Governo da luglio i pedaggi aumentano del 19%

Con una nota, a 20 giorni dalla scadenza del congelamento delle tariffe, Strada dei Parchi rende noto che senza interventi del Governo dal primo luglio prossimo scatterà l’aumento del 19 per cento.

 

Un annuncio destinato ad innescare nuove polemiche tra la società del gruppo industriale Toto, e il Mit, già da mesi in contrasto.

A stretto giro di posta la risposta del Mit: “E’ grazie all’impegno determinante del Mit se sono stati evitati i rincari sulle autostrade. Con tutti i concessionari e, di conseguenza, anche con Strada dei Parchi il canale di dialogo è sempre aperto, come avvenuto peraltro sul dossier Gran Sasso. Lo scopo è evitare nuove stangate dal primo luglio e trovare una intesa che sia effettivamente sostenibile per la gestione della A24-A25”.

In precedenza SdP era stata polemica nei confronti del Ministero: “Nove mesi fa decidemmo di congelare le tariffe, aumento previsto per legge su tutte le autostrade d’Italia. Da allora, nonostante i ripetuti tentativi da parte di Sdp, il Mit non è riuscito ad offrire una interlocuzione stabile per poter affrontare il tema ‘aumenti’, che sono stati riconosciuti da decreti ministeriali”. L’aumento dei pedaggi del 12,8% scattato ad inizio 2018, complice la serrata mobilitazione dei sindaci laziali ed abruzzesi, erano stati congelato dal concessionario dal primo ottobre fino alla fine dell’anno.

Alla fine dello scorso anno, poi, in un balletto di annunci, gli aumenti dei pedaggi erano stati sterilizzati, fino a giugno, anche quello del 5,4 per cento scattato “secondo parametri oggettivi previsti dalla legge” dal primo gennaio 2019.

Sdp cita anche il Piano economico finanziario (Pef), non rinnovato dal 2014, sul quale c’è una interlocuzione con l’Ue: il piano prevede tra le altre cose la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due arterie in attuazione di una norma prevista nella legge di stabilità del 2012, dopo il terremoto de L’Aquila del 2009, che considera le A24 e A25 strategiche in caso di calamità naturale.

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