Ritardi borse di studio: ecco cosa rischiano gli studenti abruzzesi VIDEO

Borse d’Istruzione “Io Studio” (“Fondo unico per il Diritto allo Studio”) è una iniziativa del Ministero dell’Istruzione per il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento del Diritto allo Studio, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado con reddito basso.

 

Ma per gli studenti abruzzesi questa opportunità rischia di saltare perché la Regione Abruzzo è l’unica in Italia che non ha ancora assegnato nessuna borsa di studio poiché non è stata in grado di inviare al Ministero la documentazione corretta per segnalare gli studenti meritevoli. A renderlo noto è il Consigliere regionale, Vice presidente della III Commissione consiliare, Giorgio Fedele (M5S) nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina in cui ha spiegato, carte alla mano, cosa è accaduto e cosa rischia l’Abruzzo.

Agli studenti degli scorsi tre anni scolastici spetterebbero circa 3 milioni di euro, ma in Abruzzo si rischia di perdere la prima trance di fondi perché qualcosa in Regione Abruzzo non ha funzionato. Infatti, gli studenti beneficiari devono essere individuati dalle rispettive Regioni tramite apposito Bando o anche sulla base di graduatorie già esistenti e finalizzate all’erogazione di analoghi benefici.

 

I nominativi, poi, devono essere inviati al Ministero entro e non oltre il mese di novembre 2020 per consentire l’erogazione entro Dicembre. Purtroppo Regione Abruzzo, rappresentando un caso unico in tutta Italia, non ha ancora inviato la documentazione corretta rischiando di escludere i suoi studenti, circa 4 mila per ogni annualità dall’assegnazione. Ho allertato più volte l’Assessore competente e portato il caso per due volte in Commissione Vigilanza. Alla prima convocazione il neo nominato Assessore Quaresimale ha alzato le mani adducendo come scusa che fino al giorno precedente c’era il suo predecessore Fioretti alla guida dell’assessorato. Un motivo che secondo lui lo esentava da ogni responsabilità, nonostante fosse membro anche lui della maggioranza di Regione Abruzzo e addirittura della stessa forza politica di Fioretti. Ma abbiamo voluto assecondare la sua richiesta nonostante sia inaccettabile che i giochi di poltrone del centrodestra inficino sulla qualità del lavoro dei singoli assessorati e che soprattutto a farne le spese siano gli studenti abruzzesi. Alla seconda seduta della Commissione Vigilanza ci siamo comunque trovati davanti al pressapochismo di un Assessore che non era assolutamente pronto a relazionare sul tema, ha portato per questo i tecnici degli uffici che hanno comunicato alla commissione che i famigerati elenchi sembra addirittura siano andati persi”.

 

Una forma di pressapochismo gravissima soprattutto perché a farne le spese sono gli alunni più bisognosi della regione. Infatti la borsa di studio viene assegnata sulla base del reddito ISEE per aiutare le famiglie a sostenere i figli nel percorso di studi con la possibilità di acquistare libri, dispositivi digitali, corsi e attività di approfondimento. Ora siamo agli sgoccioli – spiega ancora Fedele – perché i termini per gli anni scolastici 2017/2018 stanno per scadere a giorni e dalla Regione nessuno batte un colpo, né per l’anno scolastico in scadenza né per i successivi.

 

Il caso è emblematico e urgente per questo ho deciso di portarlo anche all’attenzione del Consiglio regionale attraverso un’interpellanza che sarà discussa nel primo consiglio utile. Mi aspetto un chiarimento chiaro e puntuale di quanto accaduto. Mi aspetto, inoltre, che questa maggioranza attivi azioni immediate affinché si permetta l’erogazione delle annualità pregresse evitando di perdere i fondi in scadenza del 2017/2018. Devono fare il possibile per colmare questa carenza che potrebbe diventare un’imperdonabile negligenza. Già in condizioni di normalità i fondi messi a disposizione dal Governo devono essere utilizzati al meglio – incalza Fedele – ma in un momento storico così difficile la Regione ha l’obbligo di utilizzare ogni risorsa messa a disposizione dal Ministero, soprattutto se si tratta del futuro di tanti giovani abruzzesi” conclude.

 

 

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