Regione, la replica della Verì: nessun taglio all’assistenza sanitaria

“I 78 milioni di risparmi di cui parla il vice presidente Domenico Pettinari sono l’obiettivo che questo governo regionale punta a raggiungere, ma non attraverso un sistema indiscriminato di tagli (come paventato dall’esponente pentastellato): lo centreremo con una profonda riorganizzazione di tutti i processi”.

 

Lo puntualizza l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, replicando a quanto sostenuto questa mattina dal vice presidente del Consiglio regionale. “Intanto va precisato che il piano operativo di cui parla Pettinari – spiega l’assessore – è ancora al vaglio del tavolo di monitoraggio, che non si è ancora espresso nel merito. Quello che colpisce è però la veemenza con cui la minoranza attacca uno strumento programmatorio che punta ad efficientare il nostro sistema sanitario regionale, che dovrebbe essere un argomento di comune interesse di tutte le forze politiche”.

 

La Verì rimarca che, a esempio, sulla spesa farmaceutica l’Abruzzo è fuori di 30 milioni dai tetti stabiliti dal ministero ed è per questo che abbiamo previsto una razionalizzazione, che prevede gare accentrate e puntuali controlli sull’appropriatezza prescrittiva, che porteranno a un considerevole risparmio senza che nulla cambi per gli assistiti, come è stato più volte spiegato nei mesi scorsi. “Sul personale – aggiunge – ricordo a Pettinari che questa giunta, dopo anni, ha autorizzato 1755 nuove assunzioni nelle Asl, consentendo alle aziende sanitarie anche la possibilità di sostituire ‘1 a 1’ i dipendenti che vanno in pensione o si dimettano. Non basta, perché per il personale già in servizio abbiamo previsto percorsi di alta formazione che si svolgeranno direttamente in Regione, così da aggiornare e riqualificare il bagaglio professionale di ognuno”.

 

“Sul presunto, e nuovamente infondato, taglio dei ricoveri – prosegue l’assessore – ricordo a Pettinari che in Abruzzo il numero di quelli inappropriati è considerevole e fuori da ogni standard nazionale. Per questo abbiamo scommesso su un reale potenziamento della rete territoriale, che si faccia carico delle cronicità e assicuri un’assistenza più adeguata ai pazienti. L’aumento dei posti letto della rete territoriale prevede un incremento di ben 2183 unità, dagli attuali 4993 a 7176: l’aumento più consistente riguarderà le residenze per anziani non autosufficienti, ma aumenteranno anche il numero dei posti per le disabilità, la salute mentale e la riabilitazione ex art.26”. Ma la Verì puntualizza anche quello che sarà il ruolo della nuova Azienda territoriale. “Non sarà un inutile orpello come sostiene il vice presidente del Consiglio regionale – continua – ma sarà preposta, in stretta collaborazione con i medici di medicina generale, alle attività di valutazione dei fabbisogni presenti e prospettici, con particolare attenzione ai percorsi di cura e presa in carico delle patologie cronico degenerative e delle demenze indicate dalla Regione.

 

Questo anche per rendere più omogenea la distribuzione dei servizi nelle diverse aree territoriali, riallineando la programmazione non solo ai bisogni emersi dalle indagini epidemiologiche, ma anche a quello che è l’andamento demografico della popolazione abruzzese, che già nel 2023 conteranno ben 330mila ultra 65enni, pari ad oltre un quarto del totale dei residenti. In quest’ottica anche l’Agenzia sanitaria regionale sarà riorganizzata, diventando formalmente il braccio operativo gestionale della Regione, con il compito di declinare gli obiettivi gestionali delle Asl a garanzia della sostenibilità della rete pubblica regionale, oltre a monitorare lo stato di raggiungimento degli obiettivi”. “I dati contenuti nei documenti programmatori – conclude l’assessore – vanno sempre letti in un’ottica di contesto e non espunti dallo stesso. Altrimenti si generano confusione e allarmi ingiustificati tra i cittadini. Capisco i meccanismi della politica, ma quando si tratta di argomenti delicati come la salute, è necessaria forse maggiore sensibilità e attenzione nell’affrontarli”.

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