Povertà e calo demografico in aumento. La Regione prevede fondi per 112 milioni

Un calo demografico di 42 mila persone nell’ultimo decennio, una minore incidenza delle persone sole pari al 30,5%, al di sotto della media nazionali.

 

Inoltre, un basso tasso di nuzialità e il dato del 30,1% di cittadini abruzzesi a rischio di povertà, un terzo della popolazione complessiva. Sono alcuni degli indicatori emersi dal profilo sociale della regione Abruzzo e presentati alle associazioni di settore e ai sindacati questo pomeriggio nell’ambito del webinar dedicato al Piano Sociale 2021-2023. Oltre 112 milioni di euro, tra fondi diretti e indiretti, saranno disponibili per sostenere le attività a supporto delle fasce più fragili della popolazione.

 

“Si tratta di un momento di confronto e di acquisizione delle proposte e dei contributi centrale nella nostra attività” ha spiegato l’assessore alle Politiche sociali, Pietro Quaresimale, annunciando che nelle prossime settimane saranno avviate ulteriori iniziative, a dimostrazione dello sforzo e della consapevolezza della necessità di superare le criticità presenti in uno degli ambiti più complessi della macchina amministrativa.

 

Tra i temi discussi nell’incontro il calo demografico, le politiche per la famiglia, la salute, la formazione e l’istruzione, la qualità del lavoro, la parità di genere e la disabilità. Come ha spiegato il dirigente Raimondo Pascale,  “In alcuni settori, come il contrasto alla povertà, i finanziamenti sono aumentati significativamente”. Incrementato anche il Fondo dedicato ai non autosufficienti, che passa da 13 a 17 milioni, e quello per i caregivers.

“Grazie a una delibera di giunta appena presentata – ha chiarito Quaresimale – saranno disponibili circa 2 milioni di euro di risorse aggiuntive per migliorare sia in termini di servizi diretti e sussidi le condizioni di queste persone. Il provvedimento attua la legge regionale sui caregivers e integra le risorse per dare una migliore risposta ai cittadini”

 

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