“L’Abruzzo mostra per l’ennesima volta gravissime lacune conoscitive”. Lo afferma il Forum H2o, a proposito del Rapporto nazionale Pesticidi nelle Acque – dati 2015-2016 dell’Ispra, sottolineando che vi sono “400 sostanze in commercio, oltre 350 cercate in Italia e 259 trovate”, mentre in Abruzzo “se ne cercano solo 52”, dato che colloca la regione agli ultimi posti, dopo Calabria, Molise e Puglia.
“A parte la Calabria, che non ha proprio inviato dati – spiegano infatti gli ambientalisti – peggio dell’Abruzzo per numero di sostanze monitorate fanno solo Molise con 31 sostanze e Puglia con 46. Le migliori sono Sicilia, appunto, con 193 sostanze, la Provincia di Bolzano con 180, la Toscana con 115, la provincia di Trento con 112, l’Umbria con 108, la Lombardia con 106, il Piemonte con 105, il Veneto con 103. Come si vede molte regioni monitorano il doppio delle sostanze dell’Abruzzo e alcune anche il triplo”.
“In Abruzzo, ad esempio – aggiunge il Forum – non vengono monitorati il famigerato glifosate e il suo metabolita Ampa, che sono tra gli inquinanti più comuni, e diverse altre sostanze che hanno potenzialmente gravi effetti ambientali e sulla salute delle persone.
Riteniamo che per queste gravi lacune il monitoraggio assicurato in Abruzzo sia in larga parte insufficiente e che il quadro che ne esce non sia di fatto attendibile rispetto alla potenziale contaminazione in atto”.
“Sono anni che reclamiamo uno sforzo maggiore da parte di Regione ed Arta ma passano gli anni senza alcuna novità, nonostante i gravissimi danni all’ambiente e alla salute umana derivanti dalla possibile diffusione dei pesticidi. Auspichiamo che il nuovo Direttore Chiavaroli possa in breve tempo garantire
un monitoraggio all’altezza delle sfide che abbiamo di fronte e che la Regione Abruzzo supporti l’Agenzia con adeguate risorse”, concludono gli attivisti.