Pesca illegale: multe e sequestri in Abruzzo

La Direzione Marittima di Pescara è stata individuata dal Centro di Controllo Nazionale della Pesca del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto quale sede di attuazione del nuovo piano d’impiego congiunto in materia di pesca (JDP – Joint Deployment Plan), che prevede il coinvolgimento degli ispettori/mezzi degli stati membri dell’Unione Europea, operanti nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo.

 

 

 

Nell’operazione svolta in queste settimane in attuazione del suddetto programma operativo è stato coinvolto un ispettore del Ministero della Pesca Croato affiancato in attività esterne, sia a terra che a bordo, agli uomini della Guardia Costiera di Pescara per le verifiche di talune attività di pesca che devono essere eseguite dagli stati membri.

 

 

 

Al fine di armonizzare i controlli tra i diversi stati membri, l’EFCA (European Fisheries Control Agency), ha stabilito per questa missione il controllo della pesca dei piccoli e grandi pelagici con particolare attenzione alle specie target quali Tonno rosso, Pesce spada, Tonno Alalunga, Alici e Anguilla oltre alla pesca dei molluschi bivalvi tipica dell’area del medio-alto Adriatico.

 

L’attività di vigilanza, durata diversi giorni ed in un’ampia area di mare, con l’impiego anche delle unità navali della Guardia Costiera, ha interessato l’intera filiera della pesca, le unità intente in attività di pesca – sia a strascico che volante – i grandi centri di distribuzione, le pescherie ed i ristoranti.

 

 

 

Al termine sono stati riscontrati 8 illeciti amministrativi con sanzioni per 16.500€ e 8 sequestri per un totale di 37 attrezzi da pesca e quasi due quintali di pescato (tra molluschi bivalvi ed altre specie).

 

“La collaborazione con gli altri Stati membri nell’attività di contrasto alla pesca effettuata con modalità non regolari, che integra quella quotidianamente svolta dal personale della Guardia Costiera– riferisce il Direttore Marittimo, Capitano di Vascello Donato De Carolis – permette non solo un rafforzamento dei controlli ma un proficuo scambio di conoscenze sempre finalizzato alla tutela delle risorse ittiche del nostro mare Adriatico nonchè dei consumatori finali”

 

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