Paolo Gatti alla Corte dei conti. Legnini: nomina inopportuna, va revocata

“Chiederemo al Presidente del Consiglio Regionale Sospiri la revoca della designazione di Paolo Gatti a consigliere della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti”, così i consiglieri dei gruppi di centrosinistra in Consiglio Regionale Legnini Presidente, PD, Abruzzo in Comune.

 

“Oltre a ragioni di grave ed evidente inopportunità politica, della decisione di Sospiri, che sarebbe stata condivisa, non è noto a quale titolo, anche dal Presidente Marsilio, andranno verificate la correttezza della procedura, l’adeguatezza dei requisiti professionali del designato e la sostenibilità di una spesa di cui la Regione può benissimo fare a meno – assicurano i consiglieri Giovanni Legnini, Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli, Americo Di Benedetto e Sandro Mariani -. Per questo già da lunedì chiederemo di visionare tutti gli atti istruttori utilizzati, per verificare la legittimità di una designazione che non può configurarsi come “fiduciaria”, ma andava preceduta da una comparazione dei curriculum presentati dagli altri candidati.

 

Si tratta di una nomina che non soltanto non è obbligatoria, ma che gran parte delle regioni italiane o non ha effettuato, oppure ha limitato il numero a uno e non due consiglieri e ciò proprio al fine di non gravare sui bilanci degli enti regionali. Trattandosi di una funzione integrativa e facoltativa della Sezione di controllo, la Regione Abruzzo attenda la scadenza del consigliere in carica, prevista per il 2021 e poi provveda a sostituirlo, cosi limitando a uno i componenti di nomina regionale.

 

In questo modo si potranno destinare i 200.000 euro all’anno del compenso alla soddisfazione di bisogni concreti e più urgenti dei cittadini abruzzesi e non saranno impiegati per sostenere un incarico funzionale solo ad inconfessabili accordi politici, come ammesso persino da Lega e Forza Italia con note di presa di distanza dalla decisione. La designazione di Gatti costituisce l’ennesima prova che la maggioranza di centrodestra è sempre più spaccata e impegnata solo ad occupare poltrone, spesso riservate ai propri amici e parenti. Altro che prima gli abruzzesi! Per questa destra vengono prima gli amici da sistemare”.

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