Elezioni, Sara Marcozzi dice di no alla candidatura al Parlamento

“Ho ricevuto richieste da molte persone per presentarmi alle elezioni politiche del 25 settembre.

 

Tanti lo danno per scontato, altri se lo aspettano e credono che si possa fare un buon risultato, aiutando la coalizione con cui si è schierato Impegno Civico. Tuttavia, nonostante le ricostruzioni giornalistiche, comunico la mia decisione di non candidarmi.

Darò il mio sostegno, per quelle che sono le mie capacità e possibilità, al progetto costruito in queste ultime settimane, ma il mio nome non sarà presente sulla scheda elettorale degli abruzzesi”.

Lo afferma il Consigliere regionale Sara Marcozzi, esponente di Impegno Civico, che prosegue poi: “Non ho lasciato il Movimento 5 Stelle per avere una poltrona più comoda in Parlamento. L’ho fatto per lo stesso motivo per cui ho deciso di impegnarmi attivamente in politica, e cioè perché detesto l’ipocrisia, come ho già avuto modo di spiegare in numerose dichiarazioni pubbliche. Porterò a termine l’impegno preso con i cittadini abruzzesi, perché tanto c’è ancora da fare per il futuro della nostra Regione.

 

A partire dalla necessità di insediare, presidiare e portare avanti la Commissione d’inchiesta sull’acqua da me richiesta, con tutto il carico di lavoro che ne consegue. Servirà l’aiuto di tutti per fare chiarezza sulle dispersioni idriche, sulle reti colabrodo, sul costo delle bollette, sugli investimenti infrastrutturali necessari per garantire ai nostri concittadini un servizio adeguato. A questo si aggiungono le sfide su temi altrettanto importanti come lavoro, ambiente e sanità, lavorando in maniera sinergica e propositiva anche sulla programmazione dei fondi del Pnrr.

 

Non è questo il momento di fare passi indietro, l’esperienza maturata in questi anni mi ha insegnato che, aldilà dei tanti slogan lanciati per conquistare una manciata di voti in più, passata la sbornia elettorale si dovrà tornare nelle commissioni e nelle assemblee e in quei luoghi valgono solo competenza, pragmatismo e visione” conclude Marcozzi.

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