D’Alfonso, fino alla convalida resto alla guida della Regione VIDEO

In relazione alla doppia veste di presidente della Giunta regionale e di Senatore della Repubblica eletto, il dato di verità è riconducibile al dettato del costituzionalista Costantino Mortati secondo cui, affinché intervenga l’incompatibilità per il senatore eletto, c’è bisogno che lo stesso senatore venga proclamato e convalidato”.

 

È la posizione che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha voluto chiarire, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di una conferenza stampa convocata proprio allo scopo di sgombrare il campo da dubbi ed incertezze interpretative della legge.

“La convalida degli eletti – ha spiegato D’Alfonso – è un atto dell’ordinamento che si estrinseca attraverso gli organi ausiliari del Senato. Nello specifico – ha proseguito – è un atto della Giunta per le elezioni perché in Italia si parte dal presupposto che le elezioni siano sempre a rischio di invalidamento. A tal proposito, attenderò la convalida da parte della Giunta per le elezioni e solo da quel momento scatterà il dies a quo. Fino ad allora – ha ribadito D’Alfonso – svolgerò pienamente le funzioni di presidente della Regione. Dopodiché mi adeguerò a quanto prevede l’ordinamento nelle sue articolazioni regolamentari e normative”.

Il presidente D’Alfonso ha, quindi, confermato che porterà avanti l’azione di Governo fino all’ultimo giorno utile. “Sto lavorando ad un atto di 365 pagine – ha annunciato – che, per quanto riguarda la mia esperienza di Governo, si chiama passaggio di consegne che determinerà, da parte di chi subentrerà, la presa di contezza di tutta l’attività messa in campo in questi anni di governo dell’Abruzzo.

Mi riferisco, in particolare, ai 2 miliardi 750 milioni di euro di risorse che sono in procedura e che dovranno essere presi in carico anche come monitoraggio e controllo. Così come le attività relative alla ZES o quelle riguardanti il potenziamento dell’aeroporto d’Abruzzo e lo sviluppo della rete ferroviaria regionale.

Da senatore – ha concluso – cercherò di legare l’agenda nazionale a quella regionale che, sulla base dell’esperienza maturata finora, penso di conoscere meglio di chiunque altro”.

 

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