Le “griffe” della carne al centro di una serie di controlli da parte dei Carabinieri del NAS di Pescara che stanno conducendo una serie di attività ispettive in tutta la regione, al fine di reprimere forme di frode in commercio.
In provincia di Chieti i militari hanno individuato una ditta di lavorazione e commercializzazione di prodotti a base di carne, la quale vantava come appartenenti alle razze “Chianina” e “Angus”, diverse preparazioni e tagli carnei, venduti ad altre imprese alimentari locali, che in realtà non lo erano. Il responsabile è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per frode nell’esercizio del commercio, aggravato dall’aver utilizzato denominazioni tutelate, quali la Razza Chianina, che rientra nel marchio IGP “Vitellone bianco dell’Appennino Centrale”.
Sempre in provincia di Chieti i NAS, con la collaborazione di personale del Dipartimento di Prevenzione della ASL, hanno rimosso dal commercio oltre 100kg di vari prodotti a base di carne, detenuti e pronti per essere venduti, sebbene privi di informazioni utili a poterne individuare la rintracciabilità.
In provincia di Pescara i carabinieri per la tutela della Salute abruzzesi hanno segnalato alla Procura della Repubblica, sempre per frode, il responsabile di un’attività di rivendita carni che prometteva tagli di Kobe giapponese a basso costo. Gli accertamenti hanno permesso di stabilire che quella in vendita era carne non appartenente alla pregiata e costosa razza nipponica. Gli operatori del settore, oltre alla denuncia penale sono stati sanzionati amministrativamente e segnalati all’Autorità Competente.