Anche per gli chalet gli incentivi per la riqualificazione: la novità del decreto del PNRR

“Il decreto legge di attuazione del PNRR approvato oggi in Consiglio dei Ministri prevede, fra l’altro, incentivi economici per tutte le imprese turistiche ivi compreso gli stabilimenti balneari per interventi riguardanti l’efficienza energetico, la riqualificazione antisismica, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la digitalizzazione”.

 

Così il presidente della Sib Riccardo Padovano che spiega come “alla luce del DL si mette a disposizione dei balneari uno strumento fondamentale per proseguire nella strada già tracciata della Green Economy e oggi anche i titolari degli stabilimenti balneari possono avviare una progettualità per poter fare un salto in avanti per poter offrire servizi sempre più di alta qualità.

Si tratta di un credito di imposta nella misura dell’80 % degli investimenti che può essere utilizzato o anche ceduto a terzi nonchè un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a 40.000 euro che può aumentare di ulteriori 30.000 euro (per digitalizzazione); di ulteriori 20.000 euro (nel caso di imprese femminili o giovanili) e di ulteriori 10.000 euro ( per le imprese ubicate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). La misura del contributo a fondo perduto – ha detto ancora Padovano – non può superare il limite massimo di 100.000 euro e il 50 per cento dei costi dell’investimento ed è erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’intervento (fatta salva la facoltà di concedere un’anticipazione non superiore al 30 per cento a fronte della presentazione di idonea garanzia fideiussoria).

Il contributo a fondo perduto insieme al credito di imposta può coprire integralmente l’importo dell’investimento.

Bene aver compreso anche gli stabilimenti balneari fra le imprese turistiche che possono beneficiare di incentivi per migliorare le strutture ma ricordiamo che bisogna anche e soprattutto che siano messi nelle condizioni di poterli utilizzare e questo può avvenire solo garantendo la loro continuità aziendale attraverso l’applicazione della Legge 145/2018”.

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