Abruzzo, legge per le celebrazioni di Gabriele D’Annunzio

Gabriele D’Annunzio è stato il più grande testimonial dell’Abruzzo nel mondo e questa legge è una vetrina per tutto l’Abruzzo non solo per la città di Pescara. Come consiglio regionale abbiamo immaginato una celebrazione di quella che fu la vicenda di Fiume attraverso una rigorosa ricostruzione storica. Derubricare questa esperienza come una vicenda fascista è un falso storico.

 

Al contrario l’impresa di Fiume si ricorda anche per la Carta del Carnaro, varata nel 1920, scritta dal sindacalista Alceste de Ambris e modificata in parte dallo stesso D’Annunzio che rappresentò un’avanguardia storica, legislativa, culturale e sociale all’interno del XX secolo dal momento che riconosceva numerosi diritti per i lavoratori, il suffragio universale maschile e femminile, l’esercizio delle fondamentali libertà di pensiero, di parola, di stampa, di riunione, di associazione, di religione e di orientamento sessuale.

 

D’Annunzio non era né di destra né di sinistra fu un grande abruzzese e basta. Il programma di questi eventi sarà ampiamente condiviso e si spalmerà in tutti i luoghi dannunziani e nelle province dove troveremo collaborazione istituzionale. Arte, futurismo, sport, musica e cultura saranno i temi centrali di questa rievocazione. Per fare questo abbiamo anche pubblicato un bando attraverso il consiglio regionale per raccogliere, in totale trasparenza, contributi e sponsorizzazioni da tutti coloro che vorranno aiutarci a fare un grande evento. So che ci sono tanti eventi culturali prestigiosi che meritano attenzione in Abruzzo e sono certo che il governo regionale terrà conto anche di queste situazioni.

 

Il nostro non è un evento qualunque ma come già ricordato sono dei festeggiamenti unici nella ricorrenza del centenario del grande poeta abruzzese. Ricordo infine che i fondi stanziati sono il frutto di risparmi ed economie di capitoli di bilancio del consiglio regionale e della giunta regionale” è quanto ha dichiarato il Presidente Lorenzo Sospiri in aula sull’approvazione del provvedimento legislativo per le celebrazioni in favore di Gabriele D’Annunzio. (Lorenzo Sospiri)

 

Lascia perplessi lo stanziamento di 150 mila euro per la celebrazione dei 100 anni dell’impresa fiumana”. Ha dichiarato il capogruppo del PD Silvio Paolucci che ha poi aggiunto: “Lascia perplessi non per la scelta di affrontare un argomento a lungo colpevolmente sottovalutato come quello della Repubblica di Fiume, ora oggetto di importanti approfondimenti storici centrati ovviamente sulla figura di Gabriele D’Annunzio, sulla Carta del Carnaro e sulle novità politiche, sociali e culturali che quell’esperienza introdusse, ma perché sul progetto al centro del sostanzioso contributo non c’è chiarezza (giornate di studi, convegni, o riproposizione di stantìe operazioni di gemellaggio transadriatico, in questo caso tra Pescara, città natale di d’Annunzio, e Fiume, con relative passerelle di politici più o meno rappresentativi?)”. Per Paolucci c’è “Il timore che dietro tutto questo possa nascondersi null’altro che una celebrazione sovranista, sostenuta da interventi ad hoc di studiosi di un unico orientamento storiografico, proprio quando sull’esperienza fiumana il campo di studi si sta mostrando sempre più ampio e articolato, una celebrazione da realizzare con i soldi del contribuente regionale, c’è e pare consistente”. “Ecco perché – sottolinea Paolucci – sarebbe stato opportuno che questa manifestazione fosse stata inserita non con un provvedimento ad hoc, che può ingenerare legittime rivendicazioni verso altre manifestazioni di spessore, ma all’interno di un complessivo progetto di finanziamento per eventi culturali”. Pertanto concludel il consigliere del PD: “A chi ha invocato un cambiamento chiediamo, appunto, che si volti pagina e si metta mano in modo organico alla cultura con un respiro meritocratico e soprattutto di qualità sul quale siamo pronti a lavorare”.

 

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