Pescara. Poco prima dell’ufficializzazione della nuova giunta regionale, il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle teneva una conferenza stampa per focalizzare l’attenzione su alcuni aspetti.
“In Consiglio regionale i posti più ambiti “per chi non ha vinto le elezioni””, hanno detto i pentastellati, ” sono di certo la Vice Presidenza, il Consigliere Segretario ed il Presidente della Commissione di Vigilanza. Questi ruoli istituzionali sono posti a tutela della democrazia e del ruolo dell’opposizione.
Il Vice Presidente del Consiglio, oltre a sostituire il Presidente nelle sedute, partecipa all’Ufficio di Presidenza, insieme al Presidente, l’altro vice presidente e i due Consiglieri segretari. L’Ufficio di presidenza si riunisce per deliberare non solo per questioni inerenti l’organizzazione del Consiglio regionale (dall’organizzazione del personale alla gestione dei fondi di funzionamento) ma anche per approvare progetti e la gestione dei patrocini, onerosi e non”.
Le cariche di Vice Presidente”, si legge, “di Presidente della Commissione di Vigilanza e di Consigliere Segretario spettano all’opposizione ma devono essere votate dall’intero Consiglio.
Ricordiamo che dei 13 consiglieri di opposizione il MoVimento 5 Stelle guida le minoranze con 6 consiglieri (grazie al 21,27% dei voti che lo hanno proclamato prima forza politica di opposizione) segue Forza Italia con 5, Abruzzo Futuro con 1 e Nuovo Centro Destra con 1.
Crediamo, dunque, che – piacendo ai consiglieri di maggioranza che vorranno accordarci i loro voti per le cariche di Vice Presidenza, Consigliere Segretario e Presidente della Commissione di Vigilanza – l’onore e l’onere del controllo debbano necessariamente essere riconosciuti al MoVimento 5 stelle, in un’ottica di tutela dei diritti dei cittadini abruzzesi, di buon andamento dell’amministrazione, di rispetto e tutela dei diritti dell’opposizione.
Ciò anche per scongiurare, almeno in Abruzzo, quel clima di inciucio continuo che si respira – ahinoi – a livello nazionale e garantire un controllo reale e concreto (e non di mera facciata) sull’operato del governo regionale.
Senza dimenticare le notizie relative a indagini, arresti, inchieste per corruzione, turbativa d’asta, falso, emissione di fatture inesistenti che quotidianamente e in maniera trasversale coinvolgono, da Milano a Venezia a L’Aquila – ovunque ci siano in ballo milioni di fondi pubblici – esponenti del PD e/o del centrodestra. E’ evidente come l’unico reale controllo sull’operato della costituenda giunta e sui partiti in generale possa essere effettuato dal M5S.
Sin da ora, teniamo a precisare che per tutte le su elencate cariche sono previste, oltre all’indennità da consigliere, ulteriori indennità che oscillano tra i 1.000 e i 2.000 Euro mensili.
I portavoce del MoVimento 5 Stelle, che già hanno sottoscritto l’impegno a dimezzarsi lo stipendio da consigliere, qualora eletti a ricoprire dette cariche rinunceranno anche alle ulteriori indennità.
Ci aspettiamo dalla maggioranza un gesto di responsabilità e di rispetto nei confronti dei cittadini e, dunque, la disponibilità ad affidare detti importanti ruoli di controllo e supervisione al MoVimento 5 Stelle”.