Elezioni Abruzzo, il sito della Regione va in tilt durante lo scrutinio: di chi sono le responsabilità?

sito bloccatoPescara. “La fine della legislatura si chiude con l’ennesima figuraccia. Durante lo scrutinio elettorale il sito della Regione che dovrebbe aggiornare i cittadini sulle operazioni di spoglio va in tilt. Le prime notizie di stampa indicano l’ARIT, ente strumentale della Regione Abruzzo, quale responsabile dei disservizi relativi alla trasmissione dei dati elettorali. Preso atto della smentita dell’Azienda che si dichiara totalmente estranea ai fatti poiché non ha affatto gestito tali procedure, ci troviamo di fronte all’ennesimo fallimento della Giunta Regionale uscente”.

Lo ha denunciato Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL FP Abruzzo,  ricordando che “il governatore Chiodi che ha sempre riferito di voler puntare sulla innovazione tecnologica non si è minimamente preoccupato in questi anni di migliorare il sistema informatico ed informativo della Regione Abruzzo ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Le scelte effettuate sono state miopi e contrastanti. Infatti, mentre da un lato si è puntato sull’Azienda Regionale per l’Informatica e le Telecomunicazioni affidando ad essa numerosi progetti, dall’altro lato la stessa Giunta Regionale non ha mai autorizzato in tale ente l’assunzione del personale vincitore di concorsi, paventando una illegittimità degli stessi. Le conseguenze sono state disastrose: carenza di personale per seguire i progetti affidati, la magistratura di primo e di secondo grado che ha condannato l’ARIT ad assumere i vincitori di concorso ed a risarcire i lavoratori del danno subito”.

Secondo Ranieri “nonostante le numerose denunce di tale situazione da parte della CGIL FP, nulla è stato fatto e quanto è accaduto ieri è solo l’ultimo esempio delle inefficienze raggiunte. Basti ricordare che lo scorso anno vi fu la denuncia da parte di 180 Comuni abruzzesi dell’inerzia politica ed amministrativa della Regione Abruzzo la quale, a seguito della disattivazione delle funzioni dell’ARIT (Azienda Regionale per l’Informatica e le Telecomunicazioni), non consentiva l’attivazione di progetti di qualità dell’informatica (servizi innovativi) bloccando risorse per 2,8 milioni di euro”.

L’auspicio del sindacato è che “finalmente il neo Governatore eletto e la sua Giunta si occupino da subito di organizzare la macchina regionale e di rispettare le sentenze della magistratura, puntando ad un vero processo che renda la amministrazione regionale moderna, digitale e sburocratizzata”.

                          

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