Abruzzo, associazione allevatori a rischio chiusura

allevamento_boviniL’Associazione Allevatori d’Abruzzo si sta avviando a grandi passi verso un triste epilogo, nell’indifferenza della politica, delle istituzioni e delle organizzazioni che rappresentano le imprese zootecniche. 

A lanciare l’allarme è il segretario regionale Fai-CISL Feliciantonio Maurizi, il quale punta l’attenzione sui 74 dipendenti che non percepiscono lo stipendio ed i rimborsi spese da diciotto mesi e non hanno neanche il sollievo dell’indennità di cassa integrazione in deroga, poiché l’Inps è in ritardo con i pagamenti. “La situazione del personale” spiega ” è talmente drammatica che, già a partire da oggi, qualche dipendente sarà impossibilitato a svolgere il proprio servizio perché non ha più denaro neanche per acquistare il carburante. Nonostante questo scenario surreale, la Regione Abruzzo si mostra quasi indolente rispetto al grave problema se è vero che deve corrispondere alla struttura circa 1200 mila euro di cui 300 mila come saldo 2011, circa 600 mila come vecchie spettanze e 300 mila come anticipazione per le attività del 2013! Questo denaro è nelle disponibilità della Regione che potrebbe rapidamente erogarlo per alleviare di molto la grave crisi dell’Ara ed offrire un seppur minimo ristoro ai suoi dipendenti, ma nonostante le continue rassicurazioni, nel corrente anno non ha accreditato neanche un euro! La promessa fatta al sindacato di saldare tutte le spettanze entro metà giugno a questo punto pare poco più di una presa in giro, ammesso che l’Ara riesca a sopravvivere fino a quella data”.

 

 

 

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