Controlli a raffica dei Nas nelle case famiglia e nelle strutture per anziani di mezza regione: infrazioni nelle norme sanitarie e di sicurezza fanno scattare denunce e sequestri di centinaia di chili di cibo.
I carabinieri del NAS di Pescara hanno condotto una serie di ispezioni in case famiglia e strutture ricettive per anziani delle province di Chieti e Pescara atte alla verifica dei requisiti strutturali, igienici, tecnologici ed organizzativi oltre che al benessere degli ospiti.
In una casa famiglia di Ortona, i militari hanno rilevato che il centro era privo dell’apposita segnaletica indicante le vie di esodo e che i responsabili della struttura avevano omesso sistematicamente di segnalare alla competente autorità di Pubblica Sicurezza le generalità delle persone alloggiate. Nel corso delle verifiche di tipo igienico sanitario, inoltre, i Carabinieri del NAS hanno scoperto che all’interno della cucina erano conservati circa 150 kg circa di prodotti alimentari privi di qualsiasi indicazioni sulla tracciabilità. Per le diverse violazioni riscontrate il dirigente della struttura è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria e a quell’Amministrativa.
Sempre nel chietino i carabinieri del NAS hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria il responsabile legale di un’altra struttura ricettiva per anziani. Il provvedimento è scaturito da un’ispezione igienico sanitaria nel corso della quale i Carabinieri hanno accertato che il centro per gli anziani non rispettava alcuni dei requisiti per la sicurezza sui luoghi di lavoro, quali il mancato abbattimento delle barriere architettoniche e l’ostruzione delle vie di esodo con armadi. Da una disamina documentale, inoltre, è emerso che la struttura non aveva mai richiesto la prescritta autorizzazione comunale al funzionamento. Non solo: un’attenta valutazione dei requisiti professionali degli operatori impiegati nell’assistenza, ha permesso di accertare l’impiego, nell’arco delle 24 ore, di personale privo di ogni qualifica.
In provincia di Pescara, a conclusione di un’articolata attività investigativa, corroborata da escussione testi e diversi sopralluoghi condotti in collaborazione con l’ASL di Pescara, il NAS ha deferito all’ Autorità Giudiziaria il responsabile legale di tre strutture ricettive per anziani, accusato di aver avviato i suddetti centri in assenza della prescritta autorizzazione comunale al funzionamento.
Nel corso di un’ispezione, in una delle tre strutture, sono stati sequestrati sanitariamente circa 80 kg di alimenti vari, detenuti in assenza di informazioni circa la loro rintracciabilità. Sono in corso gli accertamenti atti a verificare la compatibilità delle esigenze assistenziali di ogni singolo ospite con l’offerta assistenziale delle strutture ispezionate, al fine di identificare chiaramente i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per ogni tipologia di struttura. Sarà l’Unità di Valutazione Multidimensionale a stabilire il setting assistenziale più adeguato per gli ospiti e, di conseguenza, l’Autorità Comunale ad adottare i provvedimenti a salvaguardia degli utenti.
CONTROLLI ANCHE PER LE MENSE SCOLASICHE
Sempre i Carabinieri del NAS di Pescara, nell’ambito della strategia di controllo in ambito nazionale al settore “mense strutture sanitarie e scolastiche”, hanno ispezionato anche la cucina di un asilo nido della provincia di Chieti.
Nel corso degli accertamenti i militari hanno riscontrato alcune criticità, quali la mancanza di un adeguato sistema di autocontrollo HACCP, ma anche inadeguatezze strutturali, come l’assenza di servizi igienici per gli addetti, collegamento diretto tra spazi interni ed esterni e la presenza di arredi con spigoli vivi. Le violazioni riscontrate sono state oggetto di segnalazione all’autorità sanitaria.