Seicentoventicinque. Tanti sono stati i provvedimenti di sfratto emessi nel 2011 in Abruzzo, di cui 241 per morosità, mentre 672 sono state le richieste di esecuzione forzata.
Sono i dati forniti da Walter Rapattoni, segretario dell’Unione Inquilini Pescara e componente della segreteria nazionale Unione Inquilini, che parla di “una condizione di sofferenza sociale”, facendo notare che “la morosità rimane la prima causa di sfratto, con una percentuale che sfiora il 90 per cento del totale, in linea con la media nazionale”.
Rapattoni ha evidenziato “il dato allarmante della città di Pescara, dove il totale degli sfratti emessi è stato pari a 310 ed è salito dell’1,31 per cento rispetto al 2010.
In controtendenza è solo il dato della provincia dell’Aquila in cui si registra un meno 10,67 per cento dei provvedimenti di sfratto emessi rispetto al 2010 (in totale sono stati 134, nel 2011). A Chieti i provvedimenti emessi sono stati 59 (- 4,84 per cento), mentre a Teramo 122 (- 2,40).
“Serve una sospensione immediata dell’esecuzione di tutti gli sfratti”commenta l’Unione “compresa la morosità incolpevole e uno stanziamento straordinario per ripristinare un fondo sociale per gli affitti adeguato alle esigenze delle famiglie in difficoltà. Occorre un piano straordinario per gli alloggi popolari, conclude, utilizzando con priorità il patrimonio pubblico e le aree pubbliche”.
