“Vi sembra normale che se una persona ha ricoperto la carica di consigliere regionale e quella di parlamentare percepisca entrambi i vitalizi? A me no”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo, che sull’abolizione del doppio vitalizio ha deciso di presentare un progetto di legge.
“Il nostro Consiglio Regionale” spiega “è uno dei pochi che ha deciso l’abolizione dei vitalizi a partire dalla prossima legislatura regionale. Dato che la legge approvata non interviene sui più di cento vitalizi che la Regione già eroga né su quelli che giungeranno a maturazione in futuro, è necessario disciplinare la questione del doppio vitalizio”.
La proposta di legge di Rifondazione cancella, in sostanza, “una situazione insostenibile sul piano etico ed economico relativa alla possibilità di cumulare il vitalizio di ex-consigliere regionale con quelli relativi ad altre cariche pubbliche. Insomma, se un ex-consigliere regionale matura il vitalizio anche in qualità di parlamentare, non percepirà più entrambi i trattamenti come accade attualmente. La credibilità delle istituzioni repubblicane e, più in generale, la fiducia nel metodo democratico dipendono anche e soprattutto dall’autorevolezza di chi riveste cariche pubbliche. Confido che la proposta sia accolta positivamente dall’intero Consiglio Regionale e costituisca uno stimolo anche per un Parlamento, che con atteggiamenti a dir poco irresponsabili, sta alimentando un clima di ostilità popolare verso le istituzioni democratiche. Nel corso degli anni, i privilegi accumulati dal ceto politico hanno ingenerato nella cittadinanza un sentimento anti-casta di cui non si possono lamentare i caratteri, spesso qualunquistici, se non ci si impegna in una drastica azione di riforma della politica all’insegna della sobrietà”.