Pescara. “Non solo analisi, ma anche proposta: da un lato ricostruiamo tutto quello che è accaduto anche in termini numerici, affinché diventi massa critica del dossier nei confronti del Governo, dall’altro apriamo una vertenza Abruzzo con una serie di proposte”. Così il consigliere regionale Camillo D’Alessandro (Pd) ha illustrato il documento presentato dalla maggioranza ed approvato dal Consiglio regionale abruzzese, riunito in seduta straordinaria per discutere dell’emergenza maltempo, invitando tutte le forze politiche all’unità d’intenti. Il documento è stato approvato a maggioranza, con l’astensione del Movimento 5 Stelle. Respinto invece il documento presentato dai grillini per la richiesta del Consiglio straordinario.
“Esistono dei decreti urgenti – ha sottolineato D’Alessandro – che danno risposte ad una serie di problemi, ma noi vogliamo andare oltre e cercare di aprire un confronto col Governo partendo anche da quello che abbiamo acquisito dalle parti sociali e dal sistema delle imprese per mettere in campo altri interventi”.
“Il primo fra tutti – ha sottolineato – riguarda la grande partita delle scuole. Abbiamo deliberato un grande intervento, da finanziare addirittura con l’attivazione di un mutuo, per verificare ogni scuola della regione. A quel punto cercheremo di ottenere dal Governo risorse per intervenire sugli edifici a rischio e per avviare una programmazione per la realizzazione di nuove scuole. Dobbiamo aprire alla logica dei poli scolastici che devono realizzarsi nelle varie aree così da abbandonare i vecchi plessi ed entrare nei nuovi”.
“Nel documento – ha aggiunto il consigliere – chiaramente si traccia anche una partita con l’Enel. Non bastano i rimborsi dovuti. Vogliamo uno strumento giuridico per definire i cosiddetti danni indiretti. Vogliamo che tutta la programmazione Enel sia verificata da noi. L’anno scorso abbiamo incassato 20 milioni di investimento, vogliamo sapere dove sono andati e perché nonostante tale somma è successo quello che è successo. Questo, ovviamente – ha concluso – riguarda in quota parte anche Terna”.
Il documento impegna il presidente e la Giunta regionale a: promuovere presso il Governo tutte le azioni opportune e necessarie ad ottenere un risarcimento pieno ed omnicomprensivo degli effetti dell’emergenza del gennaio 2017 ed individuare uno strumento giuridico al fine della qualificazione del “danno indiretto” da maltempo; promuovere presso i soggetti – Enel-Terna – l’inserimento nella propria programmazione degli interventi necessari a garantire investimenti puntuali di manutenzione e potenziamento della rete, anche attraverso una rete alternativa di fornitura di energia elettrica in caso di emergenze e necessità, garantendo la verifica, da parte della Regione Abruzzo, degli interventi realizzati.
In base al testo approvato, inoltre, il presidente e la Giunta si impegnano a promuovere l’istituzione, nell’ambito della struttura del competente Dipartimento Opere Pubbliche, Governo del Territorio e Politiche Ambientali della Regione Abruzzo, di un Servizio di Prevenzione Multirischio (Rischi Geologici, Idraulici e Sismici); a promuovere un piano di interventi sulla sicurezza scolastica garantendo investimenti per superare la vulnerabilità sismica, anche attraverso la realizzazione di nuove scuole con la realizzazione di poli scolastici; a proseguire speditamente nell’azione amministrativa volta alla definitiva promulgazione del ‘Piano di Adattamento ai Cambiamenti Climatici’; a richiedere la disponibilità di risorse aggiuntive relative al fondo di solidarietà nazionale di cui all’articolo 15 del D.Lgs 102/2004 al fine di garantire tutti i danni del comparto agricolo; aprire una vertenza a sostegno del sistema produttivo e per la riattivazione dell’economia nelle aree colpite, nonché a favore dei lavoratori delle aziende danneggiate dai fenomeni del maltempo anche attraverso lo strumento degli ammortizzatori in deroga per coprire la sospensione o parziale ripartenza delle attività danneggiate; a promuovere un piano di investimenti sulla sicurezza degli edifici.
M5S, APOCALISSE DOVUTA A TAGLI SBAGLIATI
“Servono soldi per i servizi, per la Protezione civile, per l’edilizia scolastica, per la sanità, per il sociale e quando si deve tagliare non bisogna tagliare queste voci, ma gli sprechi veri. Non è la prima volta che nevica, ma è la prima volta che siamo di fronte ad un’apocalisse”. Così la consigliera regionale Sara Marcozzi (M5s) nel corso del Consiglio regionale.
Durante il suo intervento – la seduta straordinaria era stata chiesta proprio dai grillini – Marcozzi ha sottolineato che “stiamo sempre a rincorrere ipocritamente le cause del come mai è successo, perché non eravamo pronti, con l’alibi della nevicata eccezionale, spaventosa, mai vista”. Se si è trattato di un'”apocalisse”, secondo l’esponente pentastellata, è “per una serie di ragioni, tra cui il riordino della Protezione civile nel 2012 da parte del Governo Monti che l’ha depotenziata, mentre prima funzionava, la riduzione dei trasferimenti dal Governo ai Comuni e il fatto che non si capisca chi deve prendere le funzioni delle Province”.
“Siete al Governo – ha detto la consigliera alla maggioranza – trovate, anche a debito, i miliardi necessari per mettere in sicurezza il patrimonio immobiliare pubblico e privato”. Il gruppo consiliare M5s nei giorni scorsi aveva anche depositato la richiesta per l’istituzione di una commissione d’inchiesta affinché si accerti cosa non ha funzionato.
D’ALFONSO, UNA PROPORZIONE DA PREVENZIONE IRREALIZZABILE
“Una proporzione da prevenzione irrealizzabile. E’ stata una guerra della neve. Rispetto a questo, Regione Abruzzo ha organizzato il battagliamento”. Così il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, nel corso del suo intervento durante la seduta straordinaria.
“Abbiamo assistito ad una nevicata di straordinarietà epocale. A questo – ha sottolineato il governatore – si aggiunge un’altra straordinarietà: il terremoto, che ha determinato in alcune strutture istituzionali l’evacuazione. A questo si unisce la scomparsa di ogni forma di civiltà, con la perdita della luce e poi della connettività telefonica. C’è un quarto elemento straordinario: la vicenda del foglio di carta della Commissione Grandi Rischi che in porzioni di Abruzzo ha generato timori”.
Il presidente, che ha definito i sindaci “straordinari” nella gestione dell’emergenza, ha sottolineato che la Regione si è subito attivata, “ad esempio facendo in modo che Enel venisse chiamata alle sue responsabilità. Enel ha aumentato i dipendenti sul territorio e contestualmente diminuivano le prestazioni. Così – ha osservato – ho capito che erano nel più totale pallone. Hanno impiegato quattro giorni per collocare 450 generatori”.
Il governatore ha parlato anche della “confusione che si è prodotta involontariamente”, perché “per il sisma si chiama cratere sismico, mentre per il maltempo lo strumento non è un cratere nevoso, ma la delibera del 20 gennaio per fare in modo che si determini l’emergenza nazionale”.
D’Alfonso ha poi illustrato una serie di proposte, tra cui quella dei danni indiretti, su cui “lavoreremo sapendo che si tratta di dare vita ad una norma che sappia funzionare, poi bisognerà trovare la copertura finanziaria”, la “rivitalizzazione economica dei territori danneggiati creando le condizioni per le imprese di allontanare nel futuro gli oneri economici e gli oneri fiscali”, la necessità di far sì che gli oneri bancari delle imprese “possano conoscere un allontanamento nel futuro” e quella di “fare in modo che si ingrandisca la capacità numerica della Protezione civile”.