Abruzzo. Le segreterie regionali Diccap, Csa, Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione della Polizia Locale dei Comuni della Regione Abruzzo. Lo hanno comunicato al prefetto de L’Aquila, al presidente della Regione
Abruzzo e, per conoscenza, alla Commissione di Garanzia per il diritto allo sciopero nei servizi pubblici, “quale prima
iniziativa di lotta sindacale cui seguiranno tutte le azioni di protesta che si riterranno utili, non ultimo manifestazioni e sciopero”.
I sindacati hanno chiesto al prefetto la convocazione delle parti per la procedura di raffreddamento conflitti. Sotto accusa la Regione. “Constatato il perdurare della mancata attuazione della L.R. n. 42/2013 in materia di Polizia Locale, ma ancor più il mancato rispetto degli impegni presi dal presidente con la Categoria agli ‘Stati Generali della Polizia Locale regionale’ svolti nel 2015; considerato – scrivono – il mancato riscontro, alla richiesta inoltrata il 22 settembre scorso, di un incontro urgente per discutere e trovare soluzione alle problematiche della polizia locale; comunicano l’inizio dello stato di agitazione”.
La mobilitazione, spiegano i sindacati, è stata causata dal fatto che “la Giunta regionale non ha emanato le disposizioni previste nella legge in materia di Polizia Locale inerenti i principi organizzativi dell’attività, l’incentivazione della gestione associata, la formazione e l’aggiornamento del personale, l’osservatorio regionale, gli interventi regionali”.
Il Consiglio regionale non ha approvato il regolamento di applicazione della legge “per stabilire i distintivi di grado e funzione, le uniformi, i veicoli e altri mezzi operativi, gli strumenti di autotutela, il simbolo unico regionale, la tessera e il distintivo di riconoscimento”. Inoltre, il presidente della Giunta regionale non ha nominato il Comitato consultivo per la Polizia locale come sollecitato con la richiesta del 26 ottobre 2015. “Non è possibile richiedere costantemente agli addetti di Polizia Locale sempre più impegno e servizi (anche sul versante della sicurezza urbana e del contrasto al degrado urbano), per poi dimenticarsi colpevolmente di loro”.