Non risultano superamenti dei valori limite della qualità dell’aria. Così ha risposto ieri l’assessore regionale all’Ambiente Mauro Di Dalmazio all’interpellanza presentata dal consigliere regionale dei Verdi Walter Caporale sul “Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria”. Le domande che poneva il documento si basavano su uno studio dell’Associazione Porta Nuova di Vasto e lo studio partiva dalle osservazioni al Piano regionale.
“A quattro anni dall’approvazione del Piano regionale per la tutela della qualità dell’aria” commenta Caporale “la rete di monitoraggio degli inquinanti, obbligatoria dal 1996 e recepita dallo stesso Piano, non è attiva. Le poche centraline funzionanti, inoltre, monitorano solo una parte degli inquinanti elencati dal Piano che la Regione si è dato nel 2007. Così in diverse zone della Regione non sono monitorati gli Idrocarburi Policiclici Aromatici, i composti provenienti dalla combustione incompleta dei materiali organici e le cui proprietà tossicologiche restano, per molti di essi, ancora sconosciute. Lo stesso inventario delle quantità di emissioni inquinanti emessi nell’atmosfera non è stato mai aggiornato. Eppure, nonostante questa non conoscenza del fenomeno per la mancanza di dati, si continuano a rilasciare e rinnovare autorizzazioni all’emissione in atmosfera e si può anche affermare che la qualità dell’aria è buona e va mantenuta così come è”. Resta, comunque, secondo Caporale, un dato di fatto politico: “il forte ritardo della Regione nel monitoraggio e nella riduzione dell’inquinamento atmosferico. E su questo i bravi funzionari regionali non possono fornire parole per le risposte”.