L’Aquila. Domani riprende l’esame del testo unico dell’edilizia in Consiglio Regionale. Il consigliere di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo promette lotta dura. Davvero troppe le incongruenze in un testo che ha il compito di definire “il futuro della nostra Regione”. Permeabilità dei suoli, suoli agricoli e paesaggio all’ordine del giorno.
“Come si può giungere alla cementificazione dell’intero lotto edificabile? Ridurre la edificabilità dei suoli agricoli è indispensabile considerato che il lotto minimo di un ettaro ha prodotto effetti devastanti sul territorio? È così necessario cancellare la prassi consolidata per la quale i Comuni, con il beneplacito della Regione, eliminano i vincoli sulle zone A e B del Piano Paesistico?”, si chiede il consigliere.
Una serie di proposte irrazionali quella della maggioranza a detta di Rifondazione, tra le quali spiccherebbe inoltre il voler consentire che i sottotetti divengano nuove unità abitative senza l’obbligo di reperimento dei parcheggi.
“In Consiglio Regionale cercheremo di far prevalere una visione che ci avvicini all’Europa con una serie di emendamenti migliorativi di un testo unico che altrimenti non servirebbe a nulla.
A tal fine abbiamo già presentato nella precedente seduta circa 1000 emendamenti volti a dissuadere la maggioranza da atteggiamenti di chiusura.
La battaglia contro le norme pro-costruttori si ripropone, lotta libera ad un “modello di sviluppo” fondato sulla cementificazione selvaggia del territorio.
Monica Coletti