D’Alfonso si sfoga su Facebook: ‘ecco perché ora querelo’

Pescara. Si è affidato a Facebook Luciano D’Alfonso per fare chiarezza sui motivi che lo hanno spinto a querelare il consigliere del Movimento 5 Stelle, Domenico Pettinari e chiunque altro usi ” le parole come schizzi di fango tesi a opacizzare la dignità e l’onorabilità degli avversari”.

Il Governatore scrive “da lunedì 11 febbraio 2013 ho deciso di mutare la mia attitudine nei confronti di chi usa le parole come schizzi di fango tesi a opacizzare la dignità e l’onorabilità degli avversari. Per quasi sette anni ho atteso in silenzio che venissero a compimento gli accertamenti della magistratura sul mio operato, sollecitati dalle insinuazioni di chi, non riuscendo a battermi sul piano elettorale, ha cercato di scalzarmi dall’agone politico percorrendo la via giudiziaria.
In tutte le sedi penali e contabili è stata acclarata la liceità della mia azione amministrativa, ma quello che ho passato mi ha segnato dentro e non lo auguro ad alcuno, neanche ai barellieri di puro odio nei miei confronti. Adesso è finito il tempo di porgere l’altra guancia. Chi intende denigrare la mia persona o il mio agire deve sapere che sarà sottoposto al vaglio del suo giudice naturale. E’ una battaglia di civiltà e di giustizia che devo in primis a me stesso e alla mia famiglia, e poi alle centinaia di migliaia di persone che hanno riposto la loro fiducia in me per otto impegnatissime elezioni”.11202961_870914949695540_4943470938615318433_n

Parole scritte l’indomani la prima udienza della querela nei confronti del consigliere del Movimento 5 Stelle al quale il presidente della Regione ha chiesto 200mila euro.  Il giudice ha rinviato tutto al febbraio 2016. Nel frattempo simpatizzanti e sostenitori del consigliere pescarese M5S hanno lanciato l’hashtag #iostoconpettinari.

Una querelle che dalle aule del tribunale si trasferisce al web e social con D’Alfonso che interviene dove il Movimento 5 Stelle è nato e cresciuto.

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