Parco Gran Sasso-Laga, Aldo Cosentino presenta il libro di Marcello Maranella

ParcoGran_SassoAssergi. Un incontro pubblico con Aldo Cosentino, direttore generale Protezione Natura del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. È quello in programma per domani, giovedì 22 aprile, ad Assergi, nella sede del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, alle ore 16,30. L’incontro avverrà a conclusione della visita di Cosentino all’area protetta e verterà sulla presentazione ufficiale del volume “A contar camosci sulla Conca del Sambuco“, Biodiversità e Buone Pratiche nel Parco Nazionale del Gran sasso e Monti della Laga,  pubblicato dal direttore Marcello Maranella, con la prefazione dello stesso direttore generale.

Il libro si presenta diviso in due parti, che sono anche il riflesso del mutamento di prospettiva imposto, in corso d’opera, dal terribile sisma de L’Aquila del 6 aprile 2009. A restituire la memoria personale di quell’evento è dedicata, infatti, la prima parte del libro, in cui sono evocate le impressioni riportate da Maranella alla guida delle maestranze dell’ente nei luoghi del disastro, ma anche i progetti che il Parco ha messo in campo per lenire le sofferenze delle popolazioni, nell’esercizio delle proprie competenze istituzionali.

Dopo un excursus fotografico, in cui anche le immagini della biodiversità del Parco sono organizzate per fare da contrappunto a quelle della distruzione arrecata dal terremoto, la seconda parte del libro introduce alle buone pratiche che hanno permesso al Parco di guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama nazionale delle aree protette: dalla stabilizzazione del personale precario ai grandi progetti europei di tutela, dall’opera di  infrastrutturazione nei distretti alle molteplici iniziative a favore dell’economia del territorio.

Oltre all’autore e al direttore generale Cosentino, parteciperanno alla presentazione il Commissario Straordinario dell’Ente, Arturo Diaconale e numerosi rappresentanti delle Istituzioni, delle Amministrazioni e delle comunità dell’area protetta.

 

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