L’Aquila. “Il Presidente D’Alfonso è sempre più solo. Abbandonato dai suoi stessi Consiglieri, ma anche da altre figure politiche importanti che iniziano a fare a gara per scendere dalla ‘nave scuola’ del Presidente. A guidare l’ammutinamento, insieme ai tre Consiglieri dissidenti, il sindaco Cialente e, in seconda, il Presidente della Provincia di Chieti. L’elenco è destinato ad allungarsi nei prossimi giorni, ma resta il fatto che la crisi della maggioranza di Governo sta, purtroppo, paralizzando l’intera macchina amministrativa regionale, con pesanti ripercussioni per il nostro territorio ed i nostri cittadini”.
Con queste parole il Consigliere regionale del M5S, Riccardo Mercante, ha commentato gli ultimi accadimenti in seno al Consiglio regionale, dapprima sospeso e poi rinviato al mese di settembre per la defezione di alcuni membri della maggioranza dalfonsiana.
“Già diversi mesi fa – ha spiegato Mercante – erano visibili i primi segni di dissenso in seno al Governo regionale, sin dalla votazione dei provvedimenti diretti a scongiurare la chiusura dei punti nascita di Atri, Ortona, Penne e Sulmona. Dissenso che il Presidente D’Alfonso era riuscito, sia pur con grande difficoltà, momentaneamente a sopire. Adesso, a distanza di poco più di un anno dall’inizio di questa legislatura, di fronte alla necessità di adottare provvedimenti importanti per la nostra Regione e che coinvolgono molteplici interessi dei diversi territori regionali, sono riemersi in tutta la loro forza i contrasti sopiti. Quanto accaduto nella scorsa seduta del Consiglio regionale, lo dimostra perfettamente. L’assenza di tre Consiglieri di maggioranza ha reso, infatti, impossibile persino la prosecuzione dei lavori in aula costringendo D’Alfonso a rinviare la seduta al mese di settembre”.
“Una debacle della maggioranza – ha continuato Mercante – che evidenzia in maniera lampante la fragilità di questo Governo regionale e che ha spinto diversi esponenti politici e rappresentanti di Enti locali a manifestare perplessità e timori sulla effettiva capacità della Giunta dalfonsiana di continuare a guidare la nostra Regione. Ma ancor più grave è che questa debolezza sta provocando la paralisi dell’attività amministrativa con conseguenze nefaste per il territorio ed i cittadini abruzzesi. L’incapacità a concludere i lavori consiliari e l’approssimazione con la quale i consiglieri di maggioranza si presentano nelle commissioni, ha portato, infatti, allo slittamento di provvedimenti fondamentali, come la legge di riordino delle province, che avrebbe dovuto addirittura, secondo le previsioni della riforma Delrio, essere approvata entro lo scorso mese di dicembre. Un ritardo che rischia di ingenerare non solo confusione nell’assegnazione e riorganizzazione del personale degli enti di secondo livello ma soprattutto di paralizzare funzioni di primaria importanza, come il trasporto scolastico dei disabili che, secondo le previsioni dovrebbe passare ai Comuni ma che, ad oggi, non ha alcuna copertura finanziaria. Con l’ovvia conseguenza che il servizio stesso non potrà essere erogato né dalla Provincia né dai Comuni in attesa della approvazione della legge e del conseguente trasferimento dei fondi. Problemi che avevo già avuto modo di sollevare con una interpellanza nello scorso mese di gennaio ma che a, quanto pare, la maggioranza non riesce ancora a risolvere”.
“Una crisi del Governo regionale – ha concluso Mercante – che non credo D’Alfonso riuscirà a risolvere con facilità, visto che tra i suoi Assessori e Consiglieri manca una unanimità di vedute su una miriade di aspetti relativi alla gestione del territorio. Ed a subirne le conseguenza saranno ancora una volta i cittadini abruzzesi e la nostra Regione costretta, nel panorama nazionale, a rimanere ancora più indietro”.