L’auto distrutta dall’esplosione di Capaci dentro la quale furono trucidati il giudice, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
La “Quarto Savona 15” è il simbolo della memoria della strage e uno dei simboli più importanti di lotta alla mafia: è lo sfrontato manifesto di morte e terrore della mafia. A distanza di 27 anni dal tragico evento ancora oggi la vettura percorre chilometri per testimoniare la forza della legalità.
Portando la teca da Palermo in Abruzzo , si vuole permettere ai cittadini e soprattutto agli studenti di rendere omaggio ai ragazzi della scorta di Falcone che viaggiavano su quell’auto che il 23 maggio 1992 fu colpita in pieno dalla deflagrazione e ritrovata distrutta, in un uliveto a cento metri di distanza dal luogo dell’attentato. È un orrore raccontato attraverso una serie di dettagli che fanno storia e che costituiscono memoria. Quell’auto è il simbolo di uno degli eventi più terribili della storia d’Italia. E’ “la memoria in viaggio”, è ricordo e anche speranza, è la speranza che passa da un percorso di cultura e legalità realizzato da anni all’interno delle scuole e nei confronti di ragazzi che quel giorno non erano ancora nati.