Pianella. “Una struttura che ha l’agibilità per ospitare 9 migranti, non può accoglierne 20. E i sindaci, in questi casi, hanno pieno potere di imporre il rispetto delle norme attraverso semplici ordinanze di sgombero”.
Il sindaco di Pianella, Sandro Marinelli, definisce “una sentenza che farà giurisprudenza in tutta Italia” quella emanata dal Tar di Pescara, generata dal ricorso della Asp di Pescara contro un’ordinanza del sindaco pianellese per la gestione del centro d’accoglienza allestito nel comune vestino.
La vicenda è partita a febbraio scorso quando in una struttura del Comune di Pianella è arrivato un gruppo di presunti profughi, sotto la gestione dell’Azienda Pubblica di Servizi alla persona della provincia di Pescara. Durante un sopralluogo della Polizia municipale il sindaco Marinelli ha verificato che la struttura ospitante aveva l’agibilità per sole 9 persone, mentre dentro il manufatto sono stati trovati 20 immigrati: “Una condizione dice – di serio rischio igienico-sanitario oltre che di grande precarietà anche per gli stessi immigrati che vivevano una situazione di disagio”. A quel punto Marinelli ha firmato un’ordinanza contingibile e urgente per chiedere di riportare gli ospiti al numero di 9, spostando quelli in eccesso, ordinanza impugnata dinanzi al Tar dalla Asp, sostenendo, in sostanza che, in situazioni di presunta emergenza, come nella gestione dell’accoglienza di presunti profughi, è possibile derogare al rispetto delle normali condizioni igienico-sanitarie e dell’agibilità.
A dire la parola definitiva è stato il tribunale amministrativo di Pescara: “Il Tar ha infatti accolto il ricorso della Asp”, spiega Marinelli, “ma perché ha contestato il ricorso all’ordinanza contingibile e urgente, non supportata, a suo giudizio, da un parere medico-sanitario che certificasse una condizione di pericolo igienico. Ma il Tar è andato oltre e, ristabilendo il rispetto delle leggi, ha indicato la strada che i sindaci devono percorrere per assicurare il ripristino delle regole. Il Tar – ha spiegato il sindaco Marinelli – ha infatti stabilito che in nessun caso, anche nella gestione dell’accoglienza dei migranti, si può derogare alla salubrità dei luoghi, ovvero se un immobile può ospitare 9 persone, dentro non puoi ammassarci 20 uomini, nascondendosi dietro un finto buonismo. Sul punto ha poi ribadito che è pieno potere dei sindaci effettuare le verifiche di agibilità degli immobili utilizzati nell’accoglienza e della loro idoneità igienico-sanitaria, sindaci che non possono essere esautorati dai prefetti. E per garantire il ripristino delle condizioni sanitarie, i sindaci devono emanare delle ordinanze di sgombero, che, a differenza di quelle contingibili e urgenti, concedono un minimo termine per liberare eventualmente gli immobili”.
“A Pianella – conclude Marinelli – ora procederemo con un’ordinanza di sgombero degli 11 ospiti in eccesso presenti nella struttura gestita dalla Asp, disponibili, ovviamente, ad aprire una negoziazione per concedere un minimo di tempo necessario a organizzare lo spostamento, tempo che verrà definito. Le regole ci sono, valgono per tutti, vanno fatte rispettare anche per restituire dignità umana ai richiedenti asilo e il Tar ha finalmente ribadito i pieni poteri che sono tutti in capo ai sindaci”.