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Pescara-Verona: pari nel big match, play-off rimandati

Pescara (4-3-3): Fiorillo; Ciofani, Bettella, Scognamiglio, Del Grosso; Brugman, Bruno, Memushaj, Sottil (76’ Monachello), Mancuso (69’ Perrotta), Marras (62’ Bellini). A disposizione Kastrati, Elizalde, Perrotta, Gravillon, Pinto, Balzano, Crecco, Antonucci, Capone. Allenatore: Giuseppe Pillon.

Verona (4-3-3): Silvestri, Bianchetti, Dawidowicz, Marrone, Vitale; Danzi (67’ Pazzini), Gustafson, Zaccagni (67’ Faraoni); Matos, Tupta, Di Gaudio (75’ Lee). In panchina: Berardi, Ferrari, Munari, Colombatto, Balkovec, Crescenzi, Di Carmine, Almici, Laribi, Henderson. Allenatore: Fabio Grosso

Reti: 6’ Sottil, 70’ Faraoni

Arbitro: Eugenio Abbattista di Molfetta (Muto-Fiore/De Santis)

Ammoniti: Bruno, Brugman, Di Gaudio, Mancuso, Memushaj, Lee

Partita carica di importanza tra Pescara e Verona all’Adriatico, ben oltre la rivalità storica. Due soli punti a dividere le squadre, entrambe intenzionate ad aggiudicarsi anzitempo un posto nei play-off. Stadio riempito da 9mila supporter pescaresi, richiamati anche dal settimo anniversario dell’uccisione dell’ultras Domenico Rigante, celebrato con un’immensa coreografia della curva Nord. Pillon dà fiducia a Sottil per affiancare Mancuso e Marras, con Bettella e Scognamiglio a difendere Fiorillo. Grosso rivoluziona l’attacco con Tupta affiancato da Matos e Di Gaudio.

Due minuti e Matos va in porta scendendo sulla destra, Fiorillo al primo tutto ha già la mano calda e devia sul fondo. Altri 2 minuti e Danzi lancia lungo per Tupta, elegante l’aggancio in zona rossa, Bettella non riesce a coprire ma Fiorillo esce prontamente un attimo prima del tiro. Il Pescara risponde subito in contropiede, con Marras che scappa centralmente e allarga a sinistra per dare la prima conclusione a Sottil, murata da Bianchetti. Preludio al vantaggio del 6’: ripartenza registica di Brugman che, dalla trequarti lancia in profondità Sottil che brucia Bianchetti e infila Silvestri con un diagonale radente dalla sinistra. 1-0 che fa esplodere l’Adriatico. La reazione veronese arriva al 10’ con Di Gaudio che sfonda in area e fa girare il destro, Fiorillo vola ancora a salvare il “sette”, Gustafson raccoglie e rimette dentro per Vitale che spara di prima, ma la botta è imprecisa. Le due formazioni ingaggiano un duello fisico lungo mezzora, gli ospiti si affacciano spesso in avanti ma non finalizzano. Al 40’ il Delfino rischia per una distrazione su corner: Dawidowicz salta in cielo dal dischetto, lasciato completamente solo su corner, incorna come un ariete ma Fiorillo rintuzza con un altro balzo felino e il primo tempo si archivia con il vantaggio casalingo.

La ripresa si apre con un’occasione cristallina per Matos: Di Gaudio dribbla chiunque entrando dal lato sinistro dell’area, calcia dal limite piccolo ma Fiorillo è insuperabile, sulla respinta c’è Matos con la porta spalancata ma scivola mentre calcia e la svirgola sul fondo. Gli scaligeri si rifanno sotto al 49’ con Tupta, la difesa pescarese è un burro ma il portiere è una roccia e si oppone puntuale. I gialloblu non calano il ritmo offensivo, Di Gaudio va giù all’ennesimo sfondamento in area ma l’arbitro Abbattista lo ammonisce per simulazione al 57’. Pillon cerca di invertire la rotta con più peso offensivo: dentro Bellini per Marras. Ma Grosso vede e rilancia con Zaccagni e Pazzini per Faraoni e Danzi ed è la mossa che svolta: traversone lungo di Vitale al 70’, Faraoni sbuca dalle spalle di Del Grosso e la devia dal limite piccolo, abbattendo il muro di Fiorillo. 1-1. Pillon mette dentro anche Monachello per Sottil (già tolto Mancuso per Perrotta) per il finale e riesce a riportarsi alla conclusione al 79’: loob di Memushaj, torre di Ciofani per l’inserimento di Bellini in area piccola, ma Marrone arriva all’anticipo provvidenziale e si salva in angolo. Gli abruzzesi riprendono coraggio, Monachello va anche in rete ma viene annullata per fuorigioco. Scognamiglio, all’83’, sfugge a Bianchetti su corner e schiaccia di forza con la testa, troppa però e la sfera rimbalza sopra la traversa. All’86’ Monachello cerca il jolly con una semirovesciata dal dischetto sul cross di Del Grosso, trova un pallonetto che sorvola il portiere veronese ma anche la traversa, seppur di un pelo. Delfino a testa bassa, un minuto più tardi affonda ancora, Ciofani taglia il filtrante dalla destra, Bellini anticipa ancora Bianchetti e calcia in distensione, mancando la porta di un nulla. Ultime occasioni di una reazione tardiva e dal campo si esce in parità.

Un pareggio che rimanda la qualificazione certa ai play-off: il Pescara si è svegliato troppo tardi, dopo aver acceso il match ma aver poi lasciato troppo margine agli scaligeri. Ancora una volta decisivo Fiorillo, ancora una volta Mancuso senza segnare, ma l’Adriatico applaude, conscio che la classifica lascia lo spazio per accedere all’extra-season. Ora il riposo, poi a Venezia per il piazzamento decisivo.