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Pescara in black out: sconfitta anche contro il Taranto

Pescara (4-3-2-1): Plizzari; Cancellotti, Brosco, Ingrosso, Crescenzi; Aloi, Palmiero, Kraja; Cuppone, Desogus; Lescano. In panchina: Sommariva, D’Aniello, Boben, De Marino, Milani, Saccani, D’Aloia, Gyabuaa, Germinario, Crecco, Delle Monache, Kolaj, Vergani, Tupta.  Allenatore: Alberto Colombo

Taranto (3-5-1-1): Vannucchi; Manetta, Antonini, Evangelisti; Formiconi, Mastromonaco, Provenzano, Labriola, Ferrara; Guida; Tommasini. In panchina: Loliva, Caputo, Vona, Granata, Mazza, Brandi, Maiorino, La Monica, Sakoa, G.Romano. Allenatore: Eziolino Capuano

Reti: 34’ Manetta, 46’ Tomasini

Arbitro: Sajmir Kumara di Verona

Espulso: Kraja

Dopo Catanzaro e Virtus Francavilla, il Pescara perde la terza partita consecutiva, all’Adriatico, contro il Taranto.

Avvio di carattere per i biancazzurri, più volte in occasione da rete ma mai precisi. Una serie di errori che prestano il fianco al goal a sorpresa del Taranto al 34’: palla lanciata sul fondo, sembra persa e invece Evangelisti fa la torre dalla linea, al centro la raccoglie Manetta di testa e la devia senza opposizione. 0-1. Gli uomini di Colombo pagano lo scotto della sorpresa e un istante prima dell’intervallo si fanno infilare nuovamente, con lo stesso errore: lancio di Ferrara, Tomassini è solissimo a centro area e la incorna ancora. 0-2.

Nella ripresa, le cose si complicano ulteriormente per il Delfino al 63’, quando Kraja si becca il secondo giallo e lascia i suoi in 10 per una rimonta che diventa così missione impossibile. Milano, al 73’, sveglia i compagni e Vannucchi con un missile improvviso dai 25 metri: traiettoria e potenza buone ma il portiere ospite vola a sventare. Colombo perde anche Palmiero per infortunio e non ha più cambi al 78’, mentre Tommasini si divora il terzo goal con una girata mancina dalla lunetta che si alza sopra la traversa. Inutile sperare di recuperare, la vittoria pugliese è cosa certa e anticipata.

In otto giorni, la squadra di Colombo, lanciata verso la vetta, frena, cade e non si rialza, dicendo addio a una promozione diretta che stava rianimando animi ed entusiasmo in riva all’Adriatico. Vero e proprio black out biancazzurro.