Pd, Letta eletto segretario “Serve un nuovo partito”

Enrico Letta è il nuovo segretario del Pd.

Eletto alla quasi unanimità con 860 voti favorevoli, 2 contrari e 4 astenuti (su 1022 aventi diritto) è intervenuto in Assemblea, dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente Valentina Cuppi, esponendo le sue idee su cui il partito discuterà nelle prossime due settimane prima del nuovo appuntamento in Assemblea “per fare sintesi”.

Tanti i punti chiave esposti in poco più di un’ora dall’ex presidente del Consiglio: giovani, donne, pandemia, clima, sud, Europa, innovazione, ius soli, diritti umani, voto ai sedicenni, modifiche costituzionali, e poi l’apertura e il dialogo con il Movimento 5 stelle e tutte le sensibilità della sinistra (Bonino, Calenda, Bonelli, Speranza, Renzi, Fratoianni) affermando che “al Pd non serve un nuovo segretario ma un nuovo Pd” evidenziando come per essere alternativi all’asse Salvini-Meloni, e per tornare a vincere e governare, serva la coalizione per superare il metodo delle correnti e costruire una leadership forte.

Enrico Letta lascerà tutti gli incarichi retribuiti “serve nettezza e trasparenza”, racconta sui social la sua emozione a tornare al Nazzareno dopo 7 anni e ringrazia prima il suo predecessore Zingaretti “con cui c’è amicizia e sintonia, lavoreremo insieme” e poi le democratiche ed i democratici che hanno partecipato.

Tanti i commenti di auguri “è assolutamente necessario il confronto e il comune impegno per il bene del Paese” scrive sui suoi account l’ex Premier Giuseppe Conte, il buon lavoro anche da Luigi Di Maio “superiamo questa fase così dura e guardiamo avanti”, non sono mancati i primi attacchi il primo quello di Matteo Salvini “se è tornato da Parigi per rilanciare lo ius soli è partito male” a cui fa eco la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni.

Segretario molto social (ormai terreno di confronto imprescindibile per la politica) Letta ha sintetizzato il suo discorso in brevi tweet, assicurando che altri ne seguiranno nei prossimi giorni:

  • Diritti delle donne al centro della sua azione: dalle violenze alle condizioni di lavoro peggiori in Italia è allarme rosso
  • Spazio ai giovani: con il rilancio del voto ai sedicenni per allargare il peso dei giovani nella società, “mi viene in mente Papa Francesco che dice che vorrebbe un mondo che sia un abbraccio tra giovani e anziani. Da solo nessuno si salva”.
  • Lo ius soli come battaglia di civiltà
  • La riforma della giustizia
  • La salute quale bene comune e globale
  • La pandemia: il 2020 è stato l’anno più buio della nostra storia repubblicana, con oltre 100 mila morti. Il mio pensiero va al personale sanitario e a quel mezzo milione di italiani che ha perso il lavoro. Siamo vicini alla liberazione ma fino all’estate ci aspettano un periodo durissimo e nuovi lutti.

Questa sera la prima intervista del segretario dem su Rai tre ai microfoni di Fabio Fazio nella trasmissione della domenica “Che Tempo che Fa”.

 

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