Gli somministrano 4 dosi di vaccino per errore. Il caso di una studentessa

Massa Carrara – Un errore umano.

Per la prima volta, in Italia e nel mondo, ad una ragazza di 23 anni sono state inoculate 4 dosi di vaccino invece di una (inizialmente si pensava ne fossero state inoculate addirittura sei).

Virginia, questo il nome della tirocinante, già laureata in psicologia clinica, si è vaccinata per conseguire uno stage ma, per errore dell’infermiera di turno, la siringa contenete il Pfitzer è stata preparata aspirando tutto il principio attivo rimasto nel flaconcino senza rispettare il dosaggio adeguato (ogni flaconcino contiene sei dosi).

Subito ricoverata, e tenuta una notte in osservazione, è stata dimessa. Il monitoraggio da casa, da parte della Usl Toscana, durerà invece diversi mesi “nessuno sa quale effetto avrà il sovraddosaggio sul sistema immunitario di Virginia, non c’è letteratura in tal senso” quindi bisognerà attendere e vedere come reagisce il fisico della ragazza. “Al momento non sono stati riscontrati effetti collaterali al sovradosaggio ma solo i classici sintomi post-vaccinazione come febbre, dolori articolari e forte dolore al braccio” ha concluso la Usl che tiene in osservazione Virginia.

E il richiamo? Anche su questo aspetto i medici devono aspettare e valutare la situazione: “ci sono due eventualità, che non ci sia bisogno di alcun richiamo o al contrario che Virginia possa risultare come un soggetto che non ha mai ricevuto nessuna dose, quest’ultima è una eventualità molto probabile poiché una dose troppo alta potrebbe annullarne gli effetti”.

“Ho avuto paura e mi fa male tutto. Ho capito subito che era successo qualcosa perché ho visto i sanitari molto agitati, sono stati onesti e mi hanno detto subito cosa fosse successo. Nessuno sa quali conseguenze possano esserci ma non voglio denunciare penalmente l’infermiera. Se in futuro dovessi avere problemi o gravi conseguenze allora qualcuno, civilmente, ne dovrà rispondere” così Virginia al Corriere della Sera.

Domenica, la ragazza si era recata all’ospedale civile Noa di Massa per la vaccinazione, poi l’incidente e subito la telefonata alla madre per avvisarla “sono stanca e provata, ho un forte mal di testa e molto dolore al braccio, non lo posso muovere, però sono viva” continua Virginia che nonostante tutto dice “sono pro vaccino e se ci sarà bisogno di fare un richiamo lo farò”.

Sul grave episodio è stata aperta un’inchiesta interna che coinvolgerà sia l’infermiera che il medico presente all’atto di preparazione e somministrazione del vaccino.

L’episodio è stato anche portato all’attenzione dell’Aifa.

 

 

 

 

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