Lanciano. Sono scattati i primi tre arresti per la vicenda della rapina ai coniugi Martelli a Lanciano: in manette sono finiti tre romeni, che stavano per partire con l’auto usata per l’assalto alla villa di Carlo Martelli e Niva Bazzan.
Avevano addosso circa 3.400 euro. Uno di loro è già dentro il commissariato.
La svolta nella serata di ieri quando è stata registrata una testimonianza fondamentale. Quella di un uomo che è stato vittima della banda nei mesi scorsi. ‘
‘Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci, tutto combacia: il capo forse è un pugliese, e gli altri sono dell’Est Europa”.
Il commerciante Massimiliano Delle Vigne ha ricordato il pestaggio subito nella sua villa a Santa Maria Imbaro, alle porte di Lanciano. Brutali analogie con l’assalto fatto a Carlo Martelli e sua moglie Niva Bazzan, mutilata all’orecchio destro.
Una massiccia operazione è in corso da parte dei Carabinieri e della Polizia di Lanciano per arrestare altri malviventi coinvolti nella rapina in villa avvenuta domenica.
Decine di uomini hanno circondato una palazzina in corso Roma nel cuore di Lanciano dove abita una famiglia di romeni che potrebbe avere un coinvolgimento nella vicenda. Gli sviluppi dell’indagine sono stati accelerati in nottata a seguito di alcuni riscontri investigativi.
Al momento non si conosce se il numero dei banditi coinvolti nella violenta rapina ai danni dei coniugi Martelli siano superiori ai quattro banditi che le stesse vittime hanno visto entrare in casa.
La notizia mi rende più sereno e mi restituisce una maggiore tranquillità nel rientrare a casa. Adesso davvero non vedo l’ora”. Così Carlo Martelli dal suo letto di ospedale dopo aver appreso dell’arresto di tre persone per l’assalto a lui e alla moglie, Niva Bazzan, in cui sono stati brutalmente picchiati e in cui lei ha subito la mutilazione di un orecchio. “Desidero recuperare al più presto la normalità della mia vita e la dimensione di riservatezza che l’ha sempre caratterizzata”, dice Martelli.
Bene gli arresti per un’altra delle vittime della banda delle rapine violente, il commerciante Domenico Iezzi, a cui è stato tagliato un dito, ma dice, “a me non cambia niente”. E aggiunge: “Certo, se me li dovessero far vedere in faccia, forse potrei riconoscerli. Mentre era lì a gonfiarmi di botte pieno di sangue uno di loro ha alzato leggermente il passamontagna, e mi ha urlato di non guardarlo: non so – conclude – forse, ce la potrei fare. Fatemi vedere qualche foto”.
La ricostruzione.
E’ caccia al capo della banda che ha messo a segno la violenta rapina nei confronti di una coppia di Lanciano. L’uomo secondo la descrizione della vittima di una precedente rapina è un italiano, “forse è un pugliese”. Proprio da questa testimonianza c’è stata la svolta che hanno portato all’arresto dei tre romeni oggi. “Anche se ho visto solo occhi dietro un cappuccio e voci il capo forse è un pugliese e gli altri sono dell’Est Europa”, da detto il commerciante Massimiliano Delle Vigne ricordando il pestaggio subito.
I tre banditi fermati oggi stavano tentando la fuga ed erano diretti in Romania. Un quarto sarebbe riuscito a fuggire. Avevano addosso circa 3.400 euro. La Golf nera sequestrata e bloccata dopo un inseguimento dei carabinieri è rimasta danneggiata sulla fiancata sinistra per un incidente occorso ai fuggitivi.