Incidenti sul lavoro: 10 morti in due giorni. Servono regole rigide per fermare la strage

Ancora morti sul lavoro.

Nei primi otto mesi del 2021 sono state 772 le vittime, 10 persone hanno perso la vita solo nelle ultime 48 ore.

Oggi, giovedì 30 settembre, sono stati 4 gli incidenti tra cantieri e strade: a Roma un operaio di 47 anni è morto precipitando dalla impalcatura di un cantiere, nel Foggiano un drammatico incidente ha coinvolto un lavoratore che stava installando un cantiere in autostrada “correttamente presegnalato”, nel Brindisino a perdere la vita è stato un muratore di 42 anni che stava ristrutturando una palazzina, incidente mortale anche in Alto Adige dove un agricoltore è rimasto schiacciato da un trattore che si è rovesciato.

Lunedì il premier Draghi ha partecipato ad un vertice sulla sicurezza: l’impegno del governo sarà quello di inasprire le sanzioni nei confronti delle aziende che non rispettano le regole ed intensificare i controlli attraverso l’assunzione di 2300 ispettori. “Una strage che merita giustizia” ha dichiarato il presidente del Consiglio “bisogna individuare in maniera precoce ogni minima debolezza del sistema attraverso la collaborazione all’interno delle aziende”.

A fare da eco alle parole di Draghi sono state le dichiarazioni del ministro del Lavoro Andrea Orlando “c’è bisogno di nuove direttive da introdurre, norme che individuino sanzioni più tempestive” annunciando una stretta e nuove misure già a partire dalla prossima settimana.

  • I sistemi di controllo: il primo obiettivo posto dal ministro Orlando è quello di rendere più facile il meccanismo di identificazione dei posti di lavoro in cui la vita del lavoratore è a rischio e questo attraverso il potenziamento delle competenze e dell’organico dell’Ispettorato del Lavoro ma anche con una verifica capillare del funzionamento degli uffici della Asl
  • I sindacati: Cisl, Uil e Cgil hanno accolto con favore l’urgenza delle misure annunciate da Mario Draghi, Landini ha anche chiesto al governo “di fermare le aziende sino a quando non sono ripristinate le norme di sicurezza
  • I concorsi: nei mesi scorsi il governo ha sbloccato un concorso per oltre 2000 posti all’Ispettorato del Lavoro (di cui 800 entreranno in servizio entro la fine del 2021).

Il premier Draghi, prima di illustrare il Nadef in conferenza stampa, ha espresso il più sentito cordoglio alle famiglie, del governo e personale, per i morti sul lavoro degli ultimi giorni “assume sempre più i contorni di una strage” ha dichiarato leggendo i nomi delle vittime.                                                                                                     Valentina Fratò

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